Di sicuro il business del futuro di Sky non è la pay tv in streaming. Perché, pur cambiando nome alla sua offerta, che da Sky Online diventa Now Tv, i prezzi rimangono piuttosto alti. Certo, aumentano i contenuti disponibili e, tra qualche mese, arriverà pure l’Hd, verrà lanciata una nuova offerta dedicata allo sport, e sarà possibile accedere ai servizi di Now tv sugli smartphone (finora era possibile solo su pc, Mac, tablet, smart tv, console e sulla tv di casa grazie al box).
I listini, tuttavia, restano elevati. Tanto per dire, in precedenza Sky Online aveva due pacchetti base: intrattenimento (che conteneva pure le serie tv) e cinema. Insieme costavano 16,99 euro al mese; singolarmente, 9,99 euro ciascuno. Poi era disponibile il pacchetto Calcio, a 19,99 euro aggiuntivi.
Now tv, che parte oggi, offre invece tre ticket mensili: intrattenimento, serie tv, cinema. Tutti insieme a 19,99 euro al mese; due a 14,99; uno a 9,99. Il tutto rinnovabile mese per mese, senza vincoli. Sempre disponibile anche il ticket Calcio a 19,99 euro al mese.
In sostanza, prima l’intrattenimento, più le serie, più il cinema costavano 16,99 euro; ora, con Now Tv, costano 19,99 euro al mese, il 17% in più, ma con una maggior ricchezza di library. Insomma, si resta sempre molto lontani dalla cosiddetta soglia Netflix, da 10 euro al mese.
In realtà, come già scritto da ItaliaOggi, la pay tv in streaming non è sto gran business in Italia (nel 2020 varrà poco più di 100 mln di euro) e ci sono già molti soggetti a spartirsi il mercato: da TimVision a Netflix, da Chili tv a Now tv o Infinity. E Mediaset, in effetti, ha una offerta analoga, che si chiama Premium online, lanciata tempo fa e di cui poi si è parlato poco: i tre pacchetti serie tv+cinema+Infinity vengono proposti a 9 euro al mese (rispetto ai 19,99 di Sky, pur con disponibilità più limitata di titoli). I quattro pacchetti serie tv+cinema+Infinity+Calcio e sport a 30 euro al mese (rispetto ai 39,98 euro di Sky). Pur con prezzi così competitivi, Premium online però non ha sfondato, e anche dalle parti di Cologno Monzese han preferito concentrarsi su altri brand, Infinity su tutti.
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi