Gabriele Romagnoli ha ribaltato la vicedirezione di Rai Sport: quattro nuovi vice su cinque totali, quindi uno solo confermato, Marco Franzelli. È uno degli annunci più importanti contenuti nel piano editoriale che il neodirettore ha presentato ieri prima al cda di viale Mazzini e successivamente alla redazione. Insieme con Franzelli ci saranno Donatella Scarnati, Marco Mazzocchi, Bruno Gentili e Claudio Valeri. Escono invece Jacopo Volpi, che era vicedirettore da 13 anni, Ivana Vaccari, Raimondo Maurizi e Marco Civoli. Niente vicedirettori per Milano, una redazione che fino a qualche anno fa ne aveva due e successivamente uno solo. Si dovranno attendere le deleghe per i vice e anche i nomi dei nuovi caporedattori, per ora solo annunciati. Romagnoli vorrebbe riorganizzare le line di calcio, sport vari e motori e dovrebbe nominare 3 nuovi caporedattori centrali.
Se non è una rottamazione della vecchia guardia poco ci manca: fra i vicedirettori solo Mazzocchi è da diversi anni a Rai Sport. Per il resto spazio agli ex dei telegiornali generalisti (Scarnati e Franzelli Tg1, Valeri dal Tg2, Gentili dalla radio) nello sforzo, sembrerebbe, di avere un dialogo e una collaborazione più ampia con questi ultimi. In tema di cambiamenti, poi, anche Enrico Varriale non avrà il Processo del lunedì che sarà sostituito da un altro programma.
Dal 19 settembre, poi, chiuderà Rai Sport 2 per fare spazio alla versione in alta definizione di Rai Sport. D’altronde il secondo canale sportivo era praticamente una fotocopia del primo, con sole tre ore di programmazione autonoma, meglio quindi fare posto all’Hd, caratteristica importante per questo tipo di eventi. Per il resto, restano trasmissioni come 90° Minuto, Dribbling e si aggiungerà sul canale un nuovo programma il sabato sera dopo l’anticipo. Romagnoli ha poi intenzione di rafforzare gli speciali, racconti per temi come già accaduto con quello su Totti e quello su Torino 1976. Perché è il racconto il pallino del neodirettore e su questo punterà anche per i grandi eventi a partire da Europei e Olimpiadi.
Il piano sarà votato dai redattori fino a domani. Quello del direttore precedente, Carlo Paris, era stato bocciato la prima volta ed è passato la seconda dopo i cambiamenti al vertice del calcio, ma in realtà il voto non è vincolate e il direttore potrebbe decidere comunque di andare avanti sulla propria strada anche senza il consenso della redazione.
Andrea Secchi, Italia Oggi