LA NUOVA RAI, OBI-WAN MINOLI E LUKE CAMPO DALL’ORTO

LA NUOVA RAI, OBI-WAN MINOLI E LUKE CAMPO DALL’ORTO

campo dall'ortoOrmai è diventato un vero e proprio Cavaliere Jedi ed i poteri sono praticamente arrivati per il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto, clinic poteri che lo rendono fra i più potenti DG mai avuti dalla televisione di Stato. I poteri però portano con loro grandi responsabilità ed il più delle volte chi questi poteri li ha, si trova ad usarli in grande solitudine. Quasi un uomo al comando, chiuso nella sua armatura, con la sola spada laser con se, insieme alla “forza” che si palesa ogni minuto di più. Difficile usarla questa forza, sopratutto se si ha paura di far danni ed allora è quasi d’obbligo accettare i consigli dei vecchi cavalieri Jedi, pronti ad aiutare il nuovo verso la giusta via. Si perchè il pericolo di cedere al “lato oscuro della forza” -anche inconsapevolmente- è davvero dietro ogni singolo angolo che si pone di fronte alla strada da percorrere. Esattamente come fa Alec Guinness con Mark Hammill, ovvero Obi-Wan Kenobi con Luke Skywalker in Guerre stellari, Campo Dall’Orto ha voluto sentire Giovanni Minoli nei giorni scorsi, quest’ultimo che si è occupato di queste questioni sul Sole 24 ore e con un grande passato in Rai. Due ore di colloquio franco in cui il giovane Jedi ha chiesto a Obi-Wan Minoli le sue idee su come percorrere la strada della nuova Rai. I due si sono parlati su come dovrà essere la Rai del domani, che ricordiamolo è fatta di programmi, di palinsesti, perchè se è vero che la televisione pubblica deve pensare al futuro attraverso discorsi concettuali certamente importanti, alla fine la Rai è ciò che va in onda. Importantissima dunque la questione editoriale, fatta appunto di programmi e conseguentemente di idee e di persone che questi programmi li devono fare. Proprio qui su TvBlog tempo fa abbiamo lanciato una rubrica “Fuori gli Autori”, in cui davamo la parola ai più rappresentativi autori presenti nel mercato televisivo italiano, per trattare proprio di questo tema, cioè ripartire dalle idee per dare nuovo ossigeno alla televisione italiana. Spesso si dice che la Rai debba pescare al suo interno, per valorizzare al meglio le grandi professionalità che ha. In realtà però, negli ultimi anni si è assistito ad un graduale impoverimento del “parco professionisti”, non vorremmo che la frase “valorizzare le grandi professionalità interne” sia ormai una specie di frase fatta, una specie di mantra ad uso e consumo di chi lo cita. Giusto quindi che Luke ascolti Obi-Wan per chiedergli consigli su come agire e con Obi-Wan senta anche altri “vecchi” cavalieri Jedi che possano quindi aiutarlo a ripartire e sopratutto ad insegnare a giovani cavalieri in erba a far ripartire la Rai. Uno degli appuntamenti più importanti in agenda nei prossimi mesi per la Rai -e di questo avranno sicuramente parlato Minoli e Dall’Orto- è la scadenza della concessione di servizio pubblico all’azienda di viale Mazzini. Deve essere quindi messo nero su bianco come la Rai intende arrivarci a questo importante momento. Per fare questo è evidente tracciare la strategia editoriale dell’azienda, partendo dagli indirizzi che si vuole dare alle singole reti e agli uomini che devono portarli avanti. Si deve quindi procedere alla formazione della squadra il prima possibile. Va anche deciso cosa si vuole fare di tutto il personale Rai, quando la maggior parte dei programmi di prima serata vengono fatti fare da aziende esterne. Senza parlare dei molti format comprati all’estero, quando abbiamo la possibilità di far nascere trasmissioni utilizzando gli autori che attualmente, il più delle volte, sono castrati essendo usati solamente come “adattatori di format”, o peggio ancora “scalettatori” e qui torniamo ai concetti espressi nella nostra rubrica “Fuori gli autori”.
Compiti come abbiamo visto davvero difficili per il capo della Rai, che ora li affronta con i nuovi poteri da Cavaliere Jedi. Poteri importanti, forti, che deve evidentemente maneggiare con estrema cautela e sopratutto senza cedere “al lato oscuro della forza”.

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