Il licenziamento del capostruttura di Rai1 Antonio Azzalini, cialis in seguito alla vicenda del countdown anticipato di Capodanno nello shiow tv in onda da Matera, “anche tenendo conto della gravita’ dei fatti contestati” rimane un provvedimento “eccessivo”, considerando che si trattava di “un professionista da sempre stimato in azienda, che in 15 anni di lavoro per la Rai ha sempre dimostrato professionalita’, competenza, impegno e passione”. I dirigenti Rai scendono in difesa di Azzalini, e dopo l’assemblea di mercoledi’ sera e l’incontro quel giorno stesso con il direttore generale di viale Mazzini, Antonio Campo Dall’Orto, ecco oggi il presidente dei dirigenti Rai, Luigi De Siervo, intervenire con una nota dove e’ detto che l’Adrai “appoggia con convinzione” il nuovo corso avviato dal dg “per portare la Rai a diventare una moderna Media Company in grado di rispondere ai gusti e alle abitudini di fruizione di spettatori sempre piu’ diversificati e rinsaldare i valori propri del servizio pubblico, ma non puo’ non ricordare che se l’azienda ancor oggi e’ leader per autorevolezza, qualita’ ed ascolti lo e’ per il lavoro e l’impegno di tutti i lavoratori e in particolare dei dirigenti, per la loro professionalita’, competenza, impegno e passione”. “Tutto cio’ – conclude il presidente dell’Adrai – senza dimenticare che i dirigenti Rai, ed il caso di Azzalini ne e’ un esempio, sono soggetti a tutti i vincoli, gli obblighi e le responsabilita’ proprie dei dirigenti pubblici, ma hanno la medesima precarieta’ di quelli delle aziende private”.