Il gatto di Vespa, nurse il comunismo sconfitto da Al Bano, here Don Matteo batte Zalone
1. Don Matteo batte Zalone
Checco Zalone minuto per minuto. Da quando è uscito il suo film non si fanno che aggiornare i suoi risultati strabilianti al botteghino e si va alla ricerca del motivo di un tale siderale successo (giovedì ha sfondato il muro dei 7 milioni di spettatori). Poi arriva uno vestito da prete che fa delle indagini che si sa che finiscono sempre bene e in una sera sola oltrepassa il muro degli 8 milioni di spettatori. La spiegazione del successo di «Don Matteo» (Rai1, medical giovedì) fa parte di quei misteri che non hanno un perché, tipo le linee di Nazca o i cerchi nei campi di grano
2. Zalone in versione amatoriale a «Ballarò»
Zalone appunto. Dura la vita di chi deve trovare una notizia quando non c’è e di chi vorrebbe fare la spesa senza una telecamera che lo segua. Il giornalista Alessandro Poggi («Ballarò», Rai3, martedì) insegue Zalone a Bari per avere una battuta. Gli fa la posta sotto casa, lo coglie di sorpresa con due buste della spesa in mano. Si vede che il comico non ha voglia, lui gli chiede se il prossimo film lo chiamerà «Matteo» e a questo punto pure Zalone vacilla e non capisce perché (la spiegazione sta in Renzi e Salvini che lo hanno elogiato), ma poi riesce a rispondere che cambierà apostolo: durata totale dello Zalone interruptus 47 secondi, comprese le immagini dell’atterraggio a Bari e del poster del film. L’impressione è di una via di mezzo tra i filmati della polizia in cui si vede l’arresto dello spacciatore e quei filmini amatoriali un po’ sconci (sapete di cosa parlo), solo che per fortuna i due protagonisti rimangono vestiti
3. Simona Garko e Gabriel Izzo
Una settimana al botox. C’è una che dice di essere Simona Izzo a «Porta a porta» (Rai1, lunedì). Racconta che ha avuto una carriera piena di successi (ok, allora non è lei), dice che è sposata con Ricky Tognazzi (ah, forse allora è lei), spiega la scelta di fare un refresh come lo chiama lei (in effetti ben riuscito, anche se sembra completamente un’altra). Il giorno dopo si è presentata come valletta a Sanremo, dove in molti l’hanno scambiata per Gabriel Garko
4. Il nuovo format di Flavio Insinna
Rai2, lunedì. «Affari in incognito» è il nuovo format di Flavio Insinna. Non contento di condurre la trasmissione sui pacchi (apri la scatola e trovi l’assegno) ora Insinna è anche il volto di «Boss in incognito» (gli togli la barba e scopri che è il tuo capo). Il format economico alla base dei due programmi è simile. Ad «Affari tuoi» se sei fortunato vinci un tot-mila euro, nell’ultima puntata di «Boss in incognito» l’imprenditore protagonista ha regalato a un’operaia i soldi per finire di pagare il mutuo e ad altri quattro dipendenti un totale di 20 mila euro. Ad «Affari tuoi» si vince anche molto meno
5. A «diMartedì» c’è il cambio turno
«DiMartedì» (La7) non è il talk più visto ma è sicuramente il più lungo. Floris comincia il martedì e finisce a mercoledì inoltrato. Anche l’ultima puntata ha sfiorato l’1 di notte (le 0.54). Quattro ore in cui sono passati praticamente quattro programmi al prezzo di uno: nel primo si parlava di pensioni, nel secondo di evasione, quindi del caso Cucchi per finire con i processi a Berlusconi. La copertina di Crozza è stata anche replicata a mezzanotte, sicuri che nel frattempo — tipo fabbrica — c’era stato il cambio turno anche tra gli spettatori
6. Razzi sulla Turchia
«Tre due uno buon anno, buon 2017! Rai1 ha anticipato il Capodanno di 1 minuto e noi a La7 lo anticipiamo di 11 mesi, abbiamo solo tolto le bestemmie in sovrimpressione che sono una loro esclusiva e non ci hanno dato i diritti. In Italia abbiamo l’ora solare, l’ora legale e l’ora di Amadeus». La copertina di Crozza («diMartedì», La7) non sbaglia quasi mai. La miglior battuta è quella politicamente scorretta di Crozza-Razzi: «La Turchia non è in Europa, chi mangia tutto quel cumino non può stare in Europa, ma una cosa bella che hanno i turchi è che le donne racchie le coprono come i divani»6.Razzi sulla Turchia
7. Il comunismo sconfitto da Al Bano
Il comunismo lo ha sconfitto Al Bano. «Speciale Porta a Porta – Dalla Russia con Al Bano» (Rai1, venerdì) è il miglior approfondimento mai fatto da Bruno Vespa che spiega la fine del comunismo senza plastico. La storia va riscritta perché vien fuori che fu Andropov a consentire la trasmissione in Urss del Festival di Sanremo e la nomenklatura del Pcus una volta sentito Al Bano si persuase che nemmeno i gulag potevano fermare la rivoluzione. Il vero momento thriller della puntata è quando il coro dell’Armata Rossa canta con Al Bano «jamme, jamme ‘ncoppa, jamme jà». E non si capisce se siamo messi peggio noi a esportare Al Bano o i russi a importarlo
8. Il cappello di Vespa
«Speciale Porta a Porta – Dalla Russia con Al Bano», Rai1, venerdì. Vespa dopo aver dissertato di Romina Power passa con destrezza a parlare di Amadeo Bordiga (poi vi dico chi è Romina). Ma l’immagine indelebile è il cappello di gatto con cui gira per la Piazza Rossa e poi misteriosamente scompare. Chi lo ritrovasse è pregato di contattare la redazione di «Porta a porta»8.
9. Le Iene con il Caschetto
Trova l’intruso. Sorrisi.com, il sito di Tv Sorrisi e Canzoni, annuncia i nuovi conduttori delle «Iene» (Italia1, dal 24 gennaio), in onda due volte a settimana con un tris di conduttori diversi: la domenica Fabio Volo, Geppi Cucciari e Miriam Leone; il martedì Pif, Geppi Cucciari (l’unica che «raddoppia») e Nadia Toffa. Il vero affare pare averlo fatto Beppe Caschetto, il manager di quattro dei cinque nuovi conduttori (l’unica che non gestisce è Nadia Toffa, ma ora magari ci pensa)9.Le Iene con il Caschetto
10. Leosini, Venier, Giannini: la raffica
Per chiudere non resta che la raffica della settimana. «Ballarò» (6% di share) è il talk di prima serata più visto. «C’è posta per te» (25% di share) al solito surclassa qualunque cosa passi su Rai1. Mara Venier rifiuta l’invito alla festa per i 40 anni di «Domenica In» («Ho detto di no per problemi personali privati tra me e Paola Perego»). Si rivede «L’ispettore Coliandro» (12,6% di share) fermo da 5 anni per questioni di budget: per come alle volte spendono a caso in Rai, i soldi per lui potevano trovarli prima. Da giovedì 21 con «Storie maledette» riappare la strepitosa e sempre cotonata Franca Leosini10.Leosini, Venier, Giannini: la raffica
11. Il non-reggiseno di Eleonora Pedron
Anzi no. Ora siamo in fascia protetta. Se siete qui le avete lette tutte e significa che si è fatta una certa ora. Eleonora Pedron doveva essere molto in ritardo per presentarsi come si è presentata a «Quelli che il calcio» (Rai2, domenica). Nella fretta si è messa il primo vestito che le è capitato a tiro e ha sfoggiato sotto l’abito un moderno modello di non-reggiseno
Corriere della Sera