DAISY RIDLEY, GUERRIERA STELLARE: “PRIMA DI STAR WARS USAVO LA FORZA PER SERVIRE BIRRE”

DAISY RIDLEY, GUERRIERA STELLARE: “PRIMA DI STAR WARS USAVO LA FORZA PER SERVIRE BIRRE”

Inglese 23 anni è il volto di Rey in “Star Wars: il risveglio della forza”, malady diretto da J.J. Abrams che ha infranto ogni record di incassi al botteghino americano con i suoi 238 milioni di dollari

star warsFino a pochi giorni fa era una nuova speranza, sildenafil oggi è la certezza di Star Wars. Daisy Ridley è un scricciolo di ragazza, molto più esile dei 54 chili dichiarati. “È lei il cuore di Il risveglio della forza ” ha twittato in tempo reale Geena Davis, tra i primi al mondo a vedere Episodio VII. Se l’Impero ha colpito ancora, dopo trentadue anni, incassando 238 milioni di dollari nel weekend americano, battendo Jurassic World e puntando a togliere ad Avatar il titolo di migliore incasso di sempre, il merito è anche di questa giovane attrice inglese cresciuta con sei sorelle, su cui J. J. Abrams ha scommesso e vinto.
La sua Ray è un’orfana rottamatrice che nel corso della storia scopre la potenza della Forza.
“Io invece meno di due anni fa servivo birre in un pub londinese” racconta, stringendosi addosso la giacca nera larghissima con bavero di strass. “Vedevo davanti a me sfrecciare i bus rossi con sopra le facce delle star e sognavo”.
Ora oltre alle fiancate dei bus, a Londra e nel resto del mondo su milioni di oggetti c’è impressa la sua faccia.
“Mi sento stordita, è tutto bizzarro. La mia famiglia e i miei amici hanno visto per la prima volta il film la notte scorsa e ho un disperato bisogno di staccare per qualche giorno. Ho bisogno di andare a nascondermi da qualche parte a ricaricare le batterie”.
Chi deve ringraziare per il fatto di essere qui oggi?
“Penso che ogni singola persona che ho incontrato o che ha attraversato la mia vita va ringraziata. Se guardo indietro non ho rimpianti perché anche le scelte sbagliate, le persone che hanno avuto un’impatto negativo nella mia vita alla fine mi hanno portato dove sono”.
Ha girato il suo primo spot in un supermercato, poi una manciata di ruoli in tv. Quando si è fatto il suo nome per “Star Wars” il mondo si è stupito.
“La prima a essere sorpresa sono stata io. Ho attraversato un arcobaleno di emozioni. Terrore, paralisi e finalmente una una grande gioia”.
Che cosa ha fatto all’audizione per convincere J. J. Abrams?
“Ci ho messo davvero tutto quello che potevo e ho sperato tantissimo”.
Che consigli le hanno dato Carrie Fisher e Harrison Ford?
“Innanzitutto sono stati un esempio con la loro generosità e gentilezza con tutti sul set. Carrie, il mio idolo, mi ha detto di non accettare un costume da schiava tipo quello che indossa lei nella prima trilogia”.
Ora lei è il nuovo idolo delle adolescenti.
“Non io, Ray. Un personaggio raro. Rivedendola sullo schermo mi è sembrata più epica di quella che ho recitato. Lei è sola, io sono cresciuta con molte sorelle. Ma entrambe siamo capaci di essere forti e fragilissime. La sua migliore qualità è che dentro di sé ha conservato la speranza e il senso di gioia. Non si è chiusa malgrado sia cresciuta da sola, è aperta. È anche spaventata ma cerca di fare comunque la cosa giusta e credo che le ragazze la ameranno per questo”.
La Forza ora è delle donne.
“Sì. E non solo per le attrici ma anche per meravigliose artiste che stanno dietro le quinte. Star Wars è un film inclusivo, ci sono esseri umani diversissimi. Per questo riesce a rappresentare tutti”.

di Arianna Finos da Repubblica

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