COLORADO, DARIO VIOLA: ‘COSÌ FACCIAMO RIDERE I PIÙ GIOVANI’

COLORADO, DARIO VIOLA: ‘COSÌ FACCIAMO RIDERE I PIÙ GIOVANI’

belen(di Lara Loreti, troche Tvzap) Far ridere è molto più difficile che far piangere. È per questo che i comici sono persone sensibili. E averci a che fare tutti i giorni non è una passeggiata… Ne sa qualcosa chi lavora a Colorado, prostate dove di comici all’opera quest’anno ce ne oltre 40. Tanti volti, molti nuovi, per uno show giovane e fresco. Parola di Dario Viola, capo autore dello spettacolo comico della prima serata di Italia 1, che mercoledì 14 ottobre esordisce nella sua 17esima edizione, con un look rinnovato, a partire dalla conduzione. Al timone c’è l’amatissima coppia-principe del cabaret formata da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, ex Iene, “Immaturi” per eccellenza, al galoppo della risata dal 1991, quando debuttarono a teatro col gruppo Cavalli Marci.

Un incipit col botto: ospiti speciali della prima serata sono The Kolors. E tra i personaggi che saranno imitati, trapelano i nomi di Federica Panicucci e a Barbara D’Urso.
Per Dario Viola, numero 1 del dietro le quinte, nota firma di programmi televisivi che hanno fatto la storia della comicità, dal Salvi Show (era il dj nello skecht “C’è da spostare una macchina”) a Scherzi a parte, senza dimenticare i varietà uno su tutti lo Show dei record, quella che vedremo su Italia 1 è la quarta edizione di Colorado. Ma si sa, le prime volte non finiscono mai. E l’emozione è grande, anche perché per chi, come Viola, nel mondo della risata lavora da trent’anni. In onda tanti storici campioni nel carnet dello show comico come i Panpers, Pucci, Pintus, Pino e gli anticorpi, ma anche nuove leve quali il siciliano Giancarlo Barbara surreale rapinatore che irrompe in scena, Michele Caputo, napoletano doc che propone un esilarante modaiolo, e Mary Sarnataro, che sciorina un linguaggio inedito fatto di cartelli. Tante novità insomma: le racconta Viola.

viola

Nuovo look per Colorado, anche nello studio. Cosa vedrà lo spettatore?
«Il programma è registrato senza interruzioni e va in onda in diretta differita. Come dice sempre Gerry Scotti, se guidi un aereo anche se sbagli non ti puoi fermare, e così succede negli show, anche se sono registrati. Lo studio, a forma di “L”, ha due spazi scenici: il primo è il palco centrale dove si esibiscono i comici. Accanto c’è un’area minore, che serve per cambiare scena se entra qualcuno, magari un personaggio che irrompe affiancandosi a Luca e Paolo, dando movimento alla scaletta. Poi, tra i due spazi c’è l’angolo della band dal vivo. E ci saranno poi tanti ospiti, artisti, soprattutto musicisti, che promuoveranno anche i loro nuovi lavori».
Lo studio non è più in stile western, com’è la nuova scenografia?
«Viene riprodotta una metropoli d’Oltreoceano. Va detto che la scenografia è impressionistica. Se Pino e gli Anticorpi, ad esempio, fanno uno sketch ambientato in Egitto, ci saranno richiami a quell’ambiente e serviranno cambi flash per suggerire la cornice giusta».
Cosa è cambiato nelle quattro edizioni di Colorado che ha realizzato?
«La cosa più bella è vedere la crescita dei comici. I Panpers appena arrivati facevano una gag di 30 secondi, oggi hanno due momenti tutti loro, in cui continuano a entrare e uscire dalla scena, interagendo col pubblico. E poi ho visto crescere presentatori come Paolo Ruffini, Diego Abatantuono, Chiara Francini, Belen…».
Com’è Belen?
«Una vera professionista, che lavora con discrezione, senza mai togliere la scena al suo partner né ai comici: così fa il vero presentatore. È il padrone di casa, e non il protagonista, che è lì per esaltare l’ospite, proprio come faceva Mike Bongiorno e come Luca e Paolo».
Da chi è formato il pubblico dello show?
«Colorado piace molto ai giovanissimi, stiamo parlando della fascia 8-14 anni. Ciò fa sì che nella prima parte il programma sia molto da famiglia. Dalla seconda, il linguaggio è sempre meno “corretto” per poi diventare poi esplicito sul finale. E poi c’è il pubblico pagante in sala, proprio come nei teatri».
Qual è il segreto del successo di Colorado e dei suoi 17 anni di vita?
«È uno show fresco, energetico, che offre uno spazio comico in continuo miglioramento. Colorado cambia comici e presentatori e questo aiuta. Negli Usa il Saturday Night show va avanti da 40 anni».

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