Maurizio Costanzo racconta il suo debutto con un disco pieno di sfaccettature: “Le facce degli altri”

Maurizio Costanzo racconta il suo debutto con un disco pieno di sfaccettature: “Le facce degli altri”

A breve in rotazione radiofonica il singolo “Mia madre ha il Parkinson”
Pubblicato:31-10-2024 16:05Ultimo aggiornamento:31-10-2024 16:05

Una vita fatta di strade che camminano parallele e poi si incrociano creando nuovi inizi. Potrebbe riassumersi così il percorso di Maurizio Costanzo, giornalista, musicista e insegnante che quest’anno ha debuttato con il suo primo disco “La faccia delle persone”. I primi di dicembre sarà in rotazione radiofonica il nuovo singolo “Mia madre ha il Parkinson”.

“È un disco nato a Bologna- racconta all’Agenzia Dire- sono calabrese, ma ci vivo ormai da 30 anni. Durante la pandemia mi sono sono messo a scrivere delle canzoni, ho visto che uscivano, a mio parere, anche abbastanza bene”. Poi è arrivato il confronto con Roberto Costa (già collaboratore di artisti come Lucio Dalla, Ivan Graziani, Ron, Gianni Morandi, Mina, Luca Carboni e Luciano Pavarotti) che ha sostenuto il progetto arrangiandolo e producendolo. “Sentendo i brani lui mi ha invitato in studio e abbiamo cominciato a collaborare”, ricorda.

“Ho fatto il giornalista per 30 anni, ora ho 54 anni. Continuo a farlo, ma è un mestiere strano. Agli inizi fatichi a partire, dopo alla fine annulli la tua vita. Quando fai il giornalista professionista non c’è sabato o domenica, sei sempre in giro. Non ne potevo più. Adesso collaboro ogni tanto, scrivo, ma faccio il musicista a tempo pieno e insegno in conservatorio”, dice. La musica c’è sempre stata: “Ancora prima di prendere la penna in mano avevo il pianoforte sotto le dita, mio padre suonava tanti strumenti. Sono sempre stato circondato da sassofono, chitarra e pianoforte. La mattina mi alzavo e mi suonavo senza conoscere la musica. Mi divertivo da morire, creavo le mie canzoncine, le mie filastrocche. Poi ho fatto il conservatorio”.

Proprio queste strade diverse che si influenzano sono state il terreno fertile per il disco: “Quasi tutti i brani sono riferimenti della mia vita sentimentale, sociale, familiare. E poi trovo l’ispirazione molte volte anche leggendo. Molti spunti li trovo sui giornali. Viaggio pochissimo per motivi familiari, se non dieci giorni d’estate. Però viaggio molto sui giornali, sui settimanali, sui mensili. Mi innamoro di alcuni articoli che rispecchiano la mia vita e trovo spunti di parole, di immagini, di metafore, di foto. I giornali mi aiutano tantissimo a scrivere”, continua.

E poi c’è il singolo “Mia madre ha il Parkinson”, un brano fortemente autobiografico: “È nato dalla volontà di testimoniare una realtà a me conosciutissima. Vengo da una famiglia in cui il Parkinson dilaga. Lavoro con le associazioni e ho voluto raccontare questa malattia degenerativa che porta le persone a una condizione di vita non più autosufficiente e che hanno bisogno di ogni tipo di aiuto”.

Sono otto i brani contenuti in “La faccia delle persone”: canzoni fatte anche di incontri ed esperienze di vita. Tra queste quella con i ragazzi seguiti nei corsi di musica: “Ho insegnato oboe in conservatorio a Messina, ora sono a Cosenza. Nonostante i miei 30 anni di giornalismo non ho mai smesso di suonarlo e nemmeno la chitarra. Quando tornavo casa suonavo. Tornare a insegnare mi ha dato la soddisfazione di riuscire a trasmettere un sapere musicale a degli alunni che mi seguono benissimo. Hanno tutti tra i 20 e i 30 anni e amalgamarti a loro e alle loro esperienze è fantastico”.

Il progetto è disponibile sulle piattaforme per Parametri musicali.

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