Le serie di Hbo, il servizio di pay tv americano creatore fra gli altri del Trono di spade, resteranno su Sky. Il gruppo di proprietà di Comcast ha infatti firmato un accordo con Warner Media per tutti i territori in cui opera, Italia compresa, che rinnova la partnership già esistente ampliandola però ulteriormente: Sky vedrà anche il ritorno dei film Warner Bros. che negli ultimi anni nella penisola erano passati a Mediaset e amplierà le produzioni con Hbo grazie agli Studios lanciati quest’anno.
Si tratta di un accordo «pluriennale» importante per Sky per diversi motivi. Intanto comprende per la prima volta tutti i mercati in cui opera Sky, ovvero sette paesi: oltre ai quelli tradizionali, Regno Unito, Germania e Italia, anche Irlanda, Austria, Spagna e Svizzera (questi ultimi in streaming), per un totale di 24 milioni di clienti. Soprattutto, però, Hbo è stata capace di sfornare nel tempo titoli di grande successo, ultimamente Watchmen, Succession e Big Little Lies, e il rischio era che il gruppo a cui appartiene (Warner Media è di At&t) decidesse una strategia diversa: a maggio prossimo, infatti, sarà lanciato Hbo Max (si veda l’altro articolo in pagina), servizio in streaming in grande stile che entrerà in un’area ormai affollata di giganti come Netflix, Disney, Amazon e Apple. Durante la presentazione di Hbo Max, però, è stato spiegato che il servizio partirà negli Stati Uniti e successivamente sarà lanciato in altri paesi ma che a livello internazionale seguirà un doppio binario: presenza diretta oppure accordi con operatori come Sky. Evidentemente Warner Media ha considerato più profittevole l’accordo diretto con Sky.
C’è poi il capitolo co-produzioni. La prima fra i due gruppi risale al 2010 e fra quelle realizzate di recente c’è la miniserie Chernobyl, vincitrice di 10 Emmy il mese scorso, e la più recente Caterina la Grande con Helen Mirren. Ora gli Sky Studios potranno proseguire su questa traccia con Hbo Max anche perché per entrambi le esigenze aumenteranno in termini di titoli originali da proporre ai rispettivi abbonati.
Parte dell’accordo sono poi i film in prima visione pay tv di Warner Bros., che torneranno su Sky Cinema dal 2021. In Italia i diritti erano andati a Mediaset nel 2015 per cinque anni e ora con il venire meno di Premium saranno di nuovo di Sky. È lo stesso destino dei titoli Universal che erano stati vincolati dal Biscione sempre nel 2015 fino al 2018 e che dallo scorso marzo sono di nuovo su Sky Cinema. L’accordo, che comprende anche i canali Turner già presenti, include un maggior numero di contenuti on demand di Cartoon Network e Boomerang.
«La nostra partnership con Hbo, ed ora con Warner Media, non è mai stata così forte», ha commentato con una nota Gary Davey, ceo degli Sky Studios. «Sky continua crescere come media company leader dell’intrattenimento in Europa, i clienti adorano le nostre produzioni originali e, Sky Studios e Hbo Max insieme, gli offriranno ancora più contenuti unici che non troveranno da nessuna altra parte».
Dal canto suo Jeffrey R. Schlesinger, president di Warner Bros. Worldwide Television Distribution, ha detto: «Siamo entusiasti di aver trovato nuovi modi per consolidare il nostro lungo rapporto con Sky e di dare una nuova e più grande dimensione ai contenuti di qualità che continuiamo ad offrire ai consumatori».
Andrea Secchi, ItaliaOggi