Serie A, diritti tv. Non sarà Telecom a risolvere la diatriba tra Vivendi e Mediaset. Per lo meno non per quanto riguarda i diritti sul calcio.
Questo perché stando a quanto riportato dal Sole la joint venture nata tra Canal Plus e Tim non sembra essere interessata all’acquisizione di diritti sportivi.
Il capitale iniziale di cui è stata dotata, infatti, è pari a circa 50 milioni: troppo pochi per pensare di poter competere nell’asta per i diritti della Serie A, che tre anni fa sono costati al “Biscione” 300 milioni di euro.
Nel frattempo i contatti tra le parti per risolvere la questione “Premium” sorta tra Mediaset e Vivendi sono tornati ad essere in una fase di stallo. Mediaset continua a pretendere il rispetto del contratto che ad aprile dello scorso anno aveva valutato 760 milioni di euro la propria pay-tv, che sarebbe dovuta passare sotto il controllo dei francesi. Un possibile punto di incontro sulla questione sarebbe potuto essere appunto l’asta per i diritti della Serie A del prossimo triennio, ma il fatto che la joint venture tra Canal Plus e Tim non sia interessata rende problematico l’evolversi della vicenda.
Inoltre, non si hanno più notizie di quando sarà l’asta e a quali condizioni si svolgerà. Dato che si tratta di diritti per la trasmissione di partite da agosto in avanti, è possibile che l’asta possa tenersi anche a marzo, con buona pace degli operatori che devono definire i budget e preparare le campagne promozionali.
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