Se lo scorso anno il tormentone era stato quello di pesare l’effettivo valore degli Europei di calcio e delle Olimpiadi, su un palinsesto estivo in cui i due grandi eventi l’avevano fatta da padrone, il 2017, pur senza questo tipo di appuntamenti ha confermato che i grandi eventi estivi rimangono l’ago della bilancia.
Dall’inizio di giugno alla fine di agosto, come scrive oggi in una attenta analisi Il Sole 24 Ore la media delle persone a casa davanti alla televisione è stata di poco inferiore agli 8 miloni, 2 e mezzo in meno rispetto alla scorsa stagione.
Cala soprattutto il pubblico serale con ascolto medio in discesa – per la prima volta – nella prima serata – sotto i 19 milioni tra uomini, donne e bambini.
La raccolta, tradizionalmente più bassa rispetto al resto dell’anno, si è confermata tale insieme al fatto che tutti i segmenti di pubblico si sono allontanati dalla tv rispetto all’anno scorso.
Gli uomini registrano un calo dell’8%, le donne del 6%, i più piccoli del 22% e gli adolescenti del 15 per cento.
Curiose eccezioni, e quindi con incremento di presenze, provengono da chi vive in Abruzzo, da chi ha in casa più di quattro televisori e dalle famiglie composte soltanto da stranieri.
Il cambiamento è soprattutto nella composizione del palinsesto: lo sport era terzo dopo fiction e informazione, lo scorso anno, quest’anno ha avuto meno della metà del tempo.
La RAI, che aveva in palinsesto Europei e Olimpiadi ha avuto il calo maggiore.
Lo Sport – come evidenzia Il Sole – costa molto e il servizio pubblico raramente riesce a rifarsi della spesa.
Nel frattempo La7 chiude con uno share medio del 2,8% in calo di 0.3 punti e viene avvicinata da Tv8 che fa un 2%. E’ il successo dei “neocanali” che si stanno ritagliando la loro fetta di mercato.
Un mercato che mostra un certo dinamismo.
Nel frattempo nessun canale di informazione entra nella top ten dei neocanali free mentre SkyTg24 e Skysport24 occupano le prime due posizioni nella classifica dei canali pay.
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