Passato dall’essere campione di bodybuilding a star di Hollywood e poi governatore della California
Bodybuilder, mister Universo, star hollywoodiana, governatore della California…: la vita, anzi le mille vite di Arnold Schwarzenegger, sono costellate di successi e titolo superlativi. E adesso l’eterno ragazzo, che ha costruito la sua carriera sul culto del corpo, pur sapendo andare ben oltre, spegne 75 candeline.
Nato il 30 luglio 1947 nel villaggio Thal (Stiria) in Austria, da un comandante della polizia locale e una casalinga, sin da giovane si è imposto come uno dei maggiori culturisti del mondo. Affermato uomo d’affari, ha costruito la propria carriera sul suo fisico, grazie al quale è entrato nel mondo del cinema. La celebrità gli è derivata dall’interpretazione del barbaro guerriero “Conan”, al quale ha fatto seguito il primo film della esalogia di “Terminator”. Considerato tra gli interpreti più rappresentativi dei film d’azione, occupa un posto di rilievo nello star system del cinema statunitense.
Avvicinatosi alla politica nei primi anni novanta, è diventato membro attivo del Partito Repubblicano. Nel 2003 è stato eletto 38esimo Governatore della California. Nel 2006 è stato riconfermato alla stessa carica. Nel gennaio 2011, al termine del suo mandato, è tornato al cinema.
Noto anche per la sua attività contro il razzismo, l’inquinamento e il riscaldamento climatico, nel maggio del 2004 e del 2007 è stato inserito nella lista del Time 100 come una delle cento persone più influenti impegnate per aiutare il mondo. Nel 2015 è stato introdotto nella WWE Hall of Fame.
Molto impegnato da sempre anche sul fronte politico e social, di recente Schwarzenegger ha personalmente chiesto a Vladimir Putin di fermare la guerra in corso tra Russia e Ucraina, pubblicando un video di quasi 10 minuti in cui la star, primo attore del cinema occidentale a girare un film a Mosca (Red Heat nel 1988), ha espresso le sue opinioni sul conflitto sottolineando la necessità che questo si fermi al più presto.
Schwarzenegger sta per individualismo, meritocrazia, forza di volontà, senso degli affari, dinamismo, competizione e virtù liberali. In una parola: il sogno americano, che lui meglio di chiunque altro impersona. “Non chiamatemi mai e dico mai un selfmademan”, ha sempre ripetuto la star.
Ha vinto il suo primo titolo amatoriale di Mr. Universe nel 1967. L’anno dopo in California ne ha vinti altri tre oltre al titolo professionale Mr. Olympiaper sei anni in un fila (1970–75) prima di andare in pensione. Ma a sorpresa, nel 1980 è tornato a competere riprendendosi il titolo per la settima volta.
Il tutto mentre inseguiva il suo sogno di fare cinema. Grazie alla sua possanza fisica è stato “Hercules in New York” (1970), il suo primo film, sebbene un altro attore è stato usato per doppiare i suoi dialoghi. Nel 1977 è stato applaudito nel documentario “Pumping Iron”, dopo il quale è stato scelto come protagonista in “Conan il barbaro”(1982), che gli ha spianato la strada per diventare una star internazionale con “Terminator”, due anni dopo e nei successivi 20 con ben due sequel (1991 e 2003) e una serie di altri film di successo come “Predator” (1987), “Un poliziotto alle elementari” (1990), “Total Recall” (1990), “True Lies” (1994) e “Il sesto giorno” (2000).