Lo scorso fine settimana su Prime Video è uscito Yesterday, film di Danny Boyle che era uscito al cinema in Italia nel settembre 2019. L’ultimo film diretto dal regista di Trainspotting, The Millionaire e tanti altri titoli indimenticabili sta riscuotendo un grande successo tra gli abbonati alla piattaforma di streaming di Amazon: merito soprattutto del passaparola tra amici e familiari, nonché di una piccola spinta da parte di Prime, che ha inserito Yesterday tra i film in evidenza.
Se non avete ancora visto Yesterday, proviamo a raccontarvi di cosa parla e a convincervi che un film così ben riuscito merita di essere visto subito, prima che Amazon lo tolga dai titoli suggeriti (o addirittura dal catalogo) e che quindi ce ne si possa dimenticare.
Yesterday, di cosa parla il film di Danny Boyle
Su Prime Video, la presentazione è brevissima ma dice già tutto: “Jack Malik era un compositore in difficoltà come tanti… fino a ieri. Dopo un misterioso blackout, Jack scopre di essere l’unica persona al mondo a ricordare i Beatles!“
L’idea alla base del film è quindi semplice: un musicista che si barcamena come può tra lavori part time e serate nei pub, interpretato da Himesh Patel, crede di avere l’occasione della vita quando la sua amica-manager Ellie (Lily James) gli procura un’esibizione a un importante festival.
Ma il concerto si rivela una delusione, al punto che lui decide di abbandonare i suoi sogni. Mentre torna a casa in bicicletta, avviene uno strano blackout che colpisce tutto il mondo: improvvisamente al buio, Jack viene investito da un bus e vola per aria, proprio nell’istante in cui il blackout finisce.
Jack cade, si fa male, viene soccorso e portato in ospedale. Qui riceve la visita di Ellie, a cui fa una battuta citando una canzone dei Beatles; l’amica non coglie la citazione e Jack ci resta male. Poi però le battute continuano e anche l’incomprensione, inché Jack capisce che, dopo quel blackout, nessuno a parte lui si ricorda dei Beatles.
E cosa fareste voi se sapeste cantare e suonare e viveste in un mondo in cui nessuno conosce i Beatles? Esatto, è quello che fa Jack, la cui vita ha una svolta improvvisa, anche grazie a Ed Sheeran (quello vero).
Perché Yesterday merita di essere visto subito
“Come faccio a mettere in un film un mucchio di canzoni dei Beatles senza che diventi il solito documentario o film che parla dei Beatles?”. Deve essere stato questo il pensiero di Danny Boyle, prima di scoprire il testo scritto da Jack Barth che è diventata la base per il soggetto e la sceneggiatura di Yesterday.
La scelta del protagonista, poi, è perfetta: Himesh Patel (che ha esordito giovanissimo nella soap opera inglese EastEnders e che alcuni ricorderanno in una scena di Tenet) è fantastico sia nei panni del musicista sfigato, sia in quelli della pop star. La sua voce, inoltre, cattura benissimo l’essenza delle canzoni di John, Paul, George e Ringo. Anche Lily James ed Ed Sheeran sono bravissimi nei rispettivi ruoli, e per Sheeran la cosa non era così scontata.
Molto divertenti sono invece alcune gag disseminate nel film per “consolidare” l’universo narrativo immaginato: se non ci sono i Beatles, non ci sono neanche gli Oasis. E già che ci siamo, senza molto senso logico, non ci sono neanche la Coca-cola e le sigarette (che siano le cose preferite dall’autore Jack Barth o dallo stesso Boyle?).
Ma il vero motivo per cui Yesterday piace a tutti quelli che lo vedono è davvero solo nella semplice idea di fondo: raccontare un mondo in cui i Beatles non sono mai esistiti e vedere l’emozione di chi ascolta le loro canzoni per la prima volta.
Il senso del film, alla fine, è questo: le canzoni dei Fab Four erano così magnifiche che avrebbero avuto successo comunque. Anche senza loro quattro (e non dimentichiamo il primo batterista Pete Best). Anche se venissero incise oggi, a diverse ere geologiche di distanza da quando sono state scritte e suonate. Perché (un po’ come Sanremo), i Beatles sono i Beatles, e le loro canzoni sono una pagina – meglio, un libro – indelebile nella storia della musica. Per nostra fortuna.
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