Rosario Fiorello fa il verso a Fabio Fazio. Sarà infatti l’animatore del programma Rischiatutto, la storia in onda su Rai3 il 10 giugno (alle 20,25). Dopo le dieci puntate di revival realizzate ad ottobre da Fazio, con ascolti non esaltanti, il quiz torna in video con uno speciale. A Fiorello è stata affidata la narrazione dell’intensa storia televisiva di Mike Bongiorno. Il Rischiatutto fu da lui tenuto a battesimo il 5 febbraio 1970. Con Fiorello vi sarà anche il figlio di Mike, Nicolò Bongiorno, che svelerà aspetti inediti e personali del padre.
Bianca Berlinguer al capolinea di Cartabianca (Rai3) che ha registrato indici d’ascolto assai deludenti: l’ultima puntata s’è fermata a meno 3% di share, nemmeno 600 mila telespettatori. Quasi certamente il programma non sarà riproposto in autunno. L’ex-direttore del Tg3 sarebbe quindi dirottata corrispondente a Parigi. Al Tg2 invece è a un passo dalla vicedirezione Maurizio Martinelli. Infine si giocano (ai dadi della politica) la direzione di Rai Parlamento Susanna Petruni e Paolo Corsini.
Osvaldo Bevilacqua (Sereno Variabile, Rai2) ha trovato il successore. È Giovanni Muciaccia, che dal 20 agosto co-condurrà il programma. In quelle puntate di fine estate si parlerà delle località montane. Quasi un debutto per il 48enne foggiano, reduce dalla promozione (per conto di Sky) con una mini serie a puntate per il web in cui ha realizzato alcune interviste sulle tracce del grande artista dello speciale Raffaello il Principe delle Arti.
Amadeus (ovvero Amedeo Umberto Rita Sebastiani) per il quarto anno alla conduzione di Reazione a catena (Rai1). Si parte il 5 giugno, fino al 24 settembre, dagli studi Rai di Napoli. Tra le novità, un legame strettissimo con i social network, che saranno parte integrante di alcuni giochi.
Carlo Conti torna in video dopo Sanremo con uno spettacolo tutto musicale. Si tratta del Wind Music Awards, due serate (il 5 e 6 giugno) su Rai1. Accanto a lui Vanessa Incontrada. È da cinque anni che la coppia conduce la manifestazione dall’Arena di Verona che premia gli artisti che hanno registrato il top di pubblico ai loro concerti.
Gerry Scotti (il vero nome è Virginio Scotti) si appresta a condurre (dal 9 giugno) la seconda stagione di The winner is (Canale5) e critica il tetto ai compensi ipotizzato dalla Rai (non si sa mai che venga in mente anche a Mediaset ): «Non mi sembra giusto che la Rai voglia improvvisamente decimare lo stipendio ai miei colleghi. Siamo liberi professionisti, corriamo rischi. Piuttosto si può creare un vivaio interno di giovani conduttori che inizino con regole nuove».
Antonella Clerici (La prova del cuoco, Rai1) e l’outing di Oscar Farinetti, patron di Eataly, ospite all’ultima puntata del programma di cucina. Una brusca inversione rispetto a quanto aveva affermato qualche tempo fa: «La cucina in tv? A volte quando son gestite male, le trasmissioni di cucina diventano pornografia agroalimentare». Nessun problema, è lecito cambiare opinione. Intanto la Rai si autoincensa: «Nell’ora e trenta circa che precede il Tg1 ormai da 17 anni, si celebra quotidianamente il patrimonio gastronomico del nostro Paese, con racconti, ricette, consigli e un pizzico di novità che portano i telespettatori ad essere coinvolti senza mai sentirsi traditi». Sorbole.
Barbara D’Urso (DomenicaLive, Canale5) nel mirino di Alfonso Signorini, direttore del settimanale Chi, il quale aveva ipotizzato la sostituzione della conduttrice alla ripresa autunnale. Lei s’è inalberata: «Vorrei rispondere a quegli stolti che dicono “Arriva questo, arriva quello”, non è vero niente. DomenicaLive è mia e lo rimarrà per sempre». Di qui la risposta, altrettanto stizzita, di Signorini: «Non entro nel merito della suprema bravura o della cialtroneria della conduttrice: ognuno riguardo alla D’Urso, come su chiunque altro, è libero di pensarla come vuole, e ci mancherebbe. Ma in quel discorso ci sono due concetti che mi inquietano non poco: “mia” e “per sempre” Il concetto di proprietà di un programma è quanto di più antidemocratico possa esistere. Vorrei ricordare alla signora D’Urso che la tv non è di nessuno. Nella mia vita ho conosciuto tante persone talmente convinte della loro eternità che hanno sacrificato l’amore dei figli, l’amore di un compagno, il rispetto della propria dignità in nome del successo e che oggi sono cadute nell’oblio. Com’è giusto che sia». Prosit.
Flavio Insinna (Affari Tuoi, Rai1) sulla graticola di Striscia La Notizia (Canale5) per il carattere iroso e le sue sfuriate, documentati in fuorionda che qualcuno, forse spazientito da tanta sicumera, ha fatto avere al programma di Antonio Ricci. Tra i pochi che lo hanno difeso, Fabrizio Del Noce, direttore di Rai1 dal 2002 al 2009: «Mi ricordo bene che quando stava lavorando a una fiction per Rai1, Ho sposato uno sbirro, ogni tanto dalla casa di produzione me lo mandavano in ufficio tutto infuriato e io glielo rimandavo calmo e rilassato. Tutti nell’ambiente televisivo sanno che Flavio ha un carattere sanguigno e fumantino. Ma è anche un grande professionista e un’ottima persona». Mentre Pippo Baudo commenta: «A me dispiace per Insinna, ma poteva stare più accorto. Si sa, quando si frequenta uno Pippo Baudo , si deve stare attenti. Forse Insinna ha esagerato, mi dispiace per lui». Ma Baudo è ancora meno diplomatico nei confronti di Bruno Vespa: «La sua lettera all’ex dg Rai in cui afferma di non dovere rientrare nel tetto dei compensi perché artista e non giornalista? È una dichiarazione clamorosa. Abbiamo scoperto che Vespa è un comico, sospettavamo, ora ne abbiamo la prova».
Virginia Raffaele e Anna Oxa proprio non quadrano. Avevano bisticciato durante la quindicesima edizione di Amici (Canale5). È di nuovo lite per l’imitazione in Facciamo che io ero (Rai2). La cantante non ha gradito, tanto che su Facebook ha scritto che sarebbe meglio «uscire per un attimo da quella innata volgarità usata per dare fastidio a chi dice no ai programmi osceni e degradanti». Poi la Oxa svela di avere declinato l’invito a partecipare al Grande Fratello Vip e chiede alla Raffaele di lasciarla in pace. Ma suvvia, la celebrità val bene un’imitazione.
Maurizio Crozza va in vacanza. Nove, il canale in cui si è accasato, si aspettava qualcosa di più ma comunque la media dell’audience non è da buttare: 4,5%, ovvero 1,2 milioni di telespettatori. Che aumenteranno poiché dal 2 giugno saranno proposte cinque puntate coi pezzi più riusciti della trasmissione. Anche Maurizio Costanzo ha salutato il pubblico del suo show (Canale5) riservando l’onore dell’ultima intervista al segretario Pd, Matteo Renzi. Pure per Costanzo una media di 1,2 milioni di telespettatori ma col 15% di share poiché si tratta della seconda serata.
Giancarlo Magalli e la moda di salutare i telespettatori con la maliziosa sottolineatura dell’incertezza sul proprio futuro televisivo. Lo avevano fatto Massimo Giletti (L’Arena, Rai1) e Antonella Clerici (La prova del cuoco, Rai1). Adesso è lui che, nell’ultima puntata stagionale dei Fatti Vostri (Rai2) si congeda così: «Posso solo dirvi che a settembre la trasmissione ci sarà, non so altro, voi bussate e qualcuno vi aprirà». Sarà davvero un autunno col botto quello della Rai? Saluta anche, ma senza polemiche, Silvia Toffanin, che con Verissimo (Canale5) ha avuto una media di 2,4 milioni di telespettatori (20,6 %), confermando la debolezza del palinsesto Rai nella fascia pomeridiana.
Giorgio Zanchini conduce uno dei programmi radiofonici più longevi, Radio Anch’io (Radio1). Uno studio mobile sarà montato a Trento per seguire il Festival dell’economia. Sono previste tra l’altro due dirette dalle 8,30 alle 10 domani e dopodomani, con interazioni col web. Dice: «Almeno 36 milioni di italiani ascoltano ogni giorno la radio, che ha saputo ibridarsi bene con la rete perché la radio è un social network fin dalle sue origini, da sempre fa partecipare il pubblico».