Alfio Cantarella, ex-batterista dell’Equipe 84, è morto all’età di 81 anni. Il musicista del popolare gruppo beat che ha raggiunto l’apice del successo negli anni Sessanta e Settanta era ricoverato da alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Magalini di Villafranca, nella provincia di Verona dove l’uomo, di origini catanesi, si era trasferito da una trentina d’anni con la moglie Lina. Dopo la scomparsa della compagna di vita, Cantarella aveva scelto di abitare nel centro anziani Piccola Fraternità di Dossobuono.
VITA E CARRIERA
Nato nel 1941 a Biancavilla, in provincia di Catania, da ragazzo Cantarella si era trasferito a Milano. Nel 1960 si era unito ai Marino’s, gruppo divenuto I Gatti dopo l’unione con gli Snakers di Francesco Guccini e Victor Sogliani. Nel 1963, dall’unione di alcuni membri della band e di altri del gruppo modenese Le Tigri, era nata la nuova formazione Equipe 84, composta dalla voce e dalla chitarra di Maurizio Vandelli, dal basso di Victor Sogliani, dalla chitarra di Franco Ceccarelli e dalla batteria di Cantarella. Dopo il debutto con il 45 giri Canarino va, inno della squadra di calcio del Modena, e la firma del primo contratto discografico, nel 1965 l’Equipe 84 aveva pubblicato l’album di esordio e nel 1966 aveva partecipato al Festival di Sanremo con il brano Un giorno tu mi cercherai. I maggiori successi erano arrivati con le canzoni Io ho in mente te e 29 settembre, scritta da Lucio Battisti e Mogol, e poi con il disco Stereoequipe. Dagli anni Ottanta Cantarella si era dedicato invece alla produzione musicale, collaborando con artisti come Zucchero e Sergio Caputo, e all’organizzazione di tournée per numerosi artisti, inclusi Franco Battiato, Alice, Eugenio Finardi, i Pooh, Miguel Bosé, Giuni Russo, Anna Oxa, Matia Bazar e Mango. Negli anni Novanta aveva invece organizzato gli spettacoli, tra gli altri, di Beppe Grillo, New Trolls, Banco del Mutuo Soccorso, Enrico Ruggeri e Fiorella Mannoia.