Il retroscena di Giuseppe Candela su La Pupa e il Secchione Show
Pare ci sia un clima teso a Mediaset in seguito agli ascolti deludenti dello show di Italia 1, condotto da Barbara D’Urso, La Pupa e il Secchione Show. Il terzo appuntamento con il programma ha infatti avuto un riscontro di pubblico non particolarmente soddisfacente, inchiodando lo show all’8% di share. Il debutto, al contrario aveva registrato più del 12%, un buon risultato per la rete e per la conduttrice campana, al timone del programma con un format rivisitato rispetto all’originale. In seguito però ai risultati della terza puntata, pare che nell’azienda di Cologno Monzese si inizi a percepire un certo malcontento.
Giuseppe Candela, giornalista di Dagospia, ha svelato un retroscena su ciò che sta accandedo ai piani alti di Mediaset:
“Un clima tesissimo. C’è chi parla di scontri, chi di riunioni straordinarie. Stiamo parlando della Pupa e il Secchione Show versione Barbara D’Urso. Il capitolo ascolti, crollati dal 12,6% del debutto all’8,2% della terza puntata, rappresentano quasi un problema secondario. “
E ancora:
“Gira voce che Mediaset e la casa di produzione Banijay non sarebbero soddisfatti della resa televisiva del prodotto, nel mirino proprio la conduttrice: “E’ colpa di Barbara D’Urso”, ripetono in coro ai piani alti. La colpa? Aver reso la trasmissione di fatto come “Live-Non è la D’Urso” facendo scappare il pubblico. Perché le è stato permesso e si proverà a intervenire nelle prossime settimane?”
Sempre Candela aveva accennato che per la D’Urso, ” le cose iniziavano a mettersi male”, riportando i dati auditel dell’ultima puntata. Forse lo show tornerà al format orginale nella speranza che le le sue sorti possano sollevarsi. Sulle critiche rivolte ai giornalisti che spesso parlano dell’operato della conduttrice campana non risparmiando opionioni negavative, il giornalista ha puntualizzato:
Il problema non è cosa pensa la stampa ma cosa pensa l’azienda. E l’azienda ha deciso di chiuderle due programmi (e mezzo) e di retrocederla. Certo non per colpa dei giornalisti.
comingsoon.it