Un padre “che per tentare di proteggere la figlia dagli influencer adolescenti finisce per diventarlo”. E’ l’idea alla base di Genitori Vs Influencer di Michela Andreozzi, con protagonisti Fabio Volo, Ginevra Francesconi e l’influencer Giulia De Lellis, qui al suo debutto cinematografico, insieme a Paola Tiziana Cruciani, Paola Minaccioni, Massimiliano Vado, Massimiliano Bruno e Nino Frassica.
La commedia Sky Original, prodotta da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia, arriva dal 4 aprile in prima assoluta su Sky Cinema, in streaming su Now e disponibile on demand. Nel film Volo è Paolo, professore di filosofia, vedovo, che ha cresciuto da solo sua figlia Simone (la bravissima Ginevra Francesconi, classe 2003). L’uomo non accetta che, dopo aver sempre avuto un rapporto di profonda confidenza con la figlia, Simone pensi più ai social e sogni di fare l’influencer come il suo idolo Ele-O-Nora (Giulia De Lellis). Paolo, che considera la categoria “il prodotto peggiore di un’epoca che sta andando alla deriva”, finisce con uno dei suoi attacchi alle star del web su instagram e diventa bersaglio proprio di Ele.-o-nora. Uno scontro che si trasformerà in un incontro. La chiusura di Paolo non appartiene a Volo: “Penso che fare l’influencer sia un lavoro meraviglioso, che lo si faccia sui social o in radio, come capita a me – commenta l’attore e scrittore, che con il film ha realizzato anche il sogno di interpretare un professore -. Credo l’umanità si sia evoluta proprio perché si influenza a vicenda. Ci sono molti influencer che veicolano messaggi positivi, dall’educazione sana a chi fa corsi di filosofia. Se utilizzo il mezzo per veicolare una cosa sbagliata non è colpa dello strumento in sé”. “Volevo raccontare il rapporto di padre e figlia, visto che di madri mi ero occupata tantissimo – dice Michela Andreozzi, qui al suo terzo film dietro la macchina da presa – per raccontare quel momento bello e terribile in cui nell’adolescenza si rompe il cordone ombelicale tra figli e genitori. Oggi il terreno di scontro e incontro sono i social network” che sono ” the new discoteca, the new muretto, the new piazza”. Il film è di fatto anche un manuale pratico per comprendere moli termini e situazioni legate al web, dalle challenge (le sfide finite recentemente anche in cronaca) alle ‘shitstorm’ (gogne via web). Si accenna anche al revenge porn: “Lo facciamo in modo molto velato, ma è vero che basta una fotografia intima finita in rete per ferire e segnare il cammino di crescita”. Per la regista è “molto più facile per i boomer, gli adulti della Generazione X, farsi travolgere dai social senza accorgersene. Ritrovare consensi o farsi coinvolgere in contraddittori ti rapisce, come la timeline di Instagram, sui cui c’è di tutto e che può essere una trappola mortale”. Michela Andreozzi nella sceneggiatura, scritta con Fabio Bonifacci, ha usato tra i modelli per Ele-o-Nora proprio Giulia De Lellis (quasi 5 milioni di followers su Instagram): “Abbiamo aspetti anche caratteriali che ci accomunano molto – spiega l’influencer .- Mi sono divertita da morire a rappresentare una ragazza che fa il mio stesso mestiere”. I social sono la nuova tv? “Non mi sento di “paragonare le due cose, ma poco ci manca – risponde -. Una mia storia può avere tante visualizzazioni quanto lo share di un programma di prima serata. Sono due piattaforme diverse ma con la stessa potenza a livello di comunicazione. La cosa importante è veicolarle nel modo più giusto e intelligente”. D’accordo con Giulia è Ginevra Francesconi, che già si era messa in luce in film come The Nest e Regina: “I social sono uno strumento potentissimo anche se io lo vivo più da spettatrice essendo timida” spiega. “La mia generazione non conosce gli hater, conosce solo Heather Parisi” scherza Nino Frassica, interprete di uno dei personaggi del condominio dove vivono Paolo e Simone, che fanno un po’ da ‘coro’ alla storia. Sui social “sono ancora fermo al tostapane, ma sto imparando”. “Noi ci siamo innamorati subito di questo progetto – dice Margherita Amedei, Senior Director di Sky Cinema -. Michela è stata bravissima a parlare a un pubblico molto ampio: alla generazione Z, quella di Ginevra, ai millennials, molto ben rappresentati da Giulia De Lellis, e a noi, i boomer, la generazione X”.-
Francesca Pierleoni, ANSA