Per rendere omaggio alla figura eclettica di Alberto Arbasino, scomparso a 90 anni lo scorso 22 marzo, Rai Storia ripropone, da stasera alle 22.10, l’intero ciclo di puntate di “Match”, da lui condotto sulla Rete 1 dal 23 novembre 1977 al primo febbraio 1978. Dieci puntate, registrate a colori quasi senza interruzione, dieci incontri che toccano vari campi della cultura, della scienza e dell’attualità. Due personalità dello stesso campo professionale, in un duello di “domande incrociate tra protagonisti” (come vuole il sottotitolo), arbitrato da Alberto Arbasino, scrittore e firma di punta, in quel 1977, della pagina culturale del neonato quotidiano “La Repubblica”. Questa, in sintesi, la trasmissione inventata da Arnaldo Bagnasco (1936-2012), geniale creatore di TV culturale che, insieme a Marina Gefter Cervi (poi produttrice cinematografica) e Adriana Borgonovo (pioniera Rai e regista della trasmissione), lanciano “a briglia sciolta” il geniale giornalista e scrittore di Voghera, nella sua unica conduzione televisiva. Si comincia con il teatro: il 23 novembre 1977 a “Match” sono ospiti Giorgio Albertazzi, in rappresentanza del teatro “di tradizione”, contro Memè Perlini, come esponente del teatro “di avanguardia”, tema caldissimo nell’ambito culturale di quegli anni. Accompagnano, e intervengono per Albertazzi, gli attori Tito Schipa Jr. e Elisabetta Pozzi; Perlini è sostenuto dai critici Italo Moscati, Maurizio Liverani e Giuseppe Bartolucci. In chiusura di trasmissione, dopo l’acceso dibattuto tra le parti, Arbasino conclude dicendo, “due autoritratti: abbiamo avuto un teatrante della generazione di mezzo, pieno di critiche e autocritiche, e abbiamo invece avuto un rappresentante della generazione esordiente, pieno di certezze quasi assolute”.
“Match” ebbe una media di ascolto di sette milioni e mezzo di spettatori, risultato lusinghiero per una rubrica culturale della seconda serata del mercoledì.