Rai, sono giorni di conferme. Di consolidamenti che sfidano la trappola del tempo. Sabato pomeriggio, Rai 2 si è trasformata nel palcoscenico del trionfo di Storie di donne al bivio, condotto da Monica Setta. Il programma ha conquistato l’8,2% di share, con oltre 800mila spettatori, imponendosi come la trasmissione più seguita dell’intera giornata della rete. Un’ulteriore tessera nel mosaico del successo che accompagna l’avventura televisiva del programma. Le storie continuano a convincere il pubblico, i dati d’ascolto parlano chiaro. Il bivio, qui, si libera dalle suggestioni tragiche che letteratura e filosofia spesso gli attribuiscono, per diventare invece un pretesto narrativo attraverso cui esplorare le molteplici sfumature dell’esperienza quotidiana. Non vi è traccia di eccessi retorici né di drammatizzazioni artificiose: Monica Setta si avventura nei territori del vissuto, evitando giudizi sulle complessità e le contraddizioni che definiscono l’essere umano. Le piccole vicende del quotidiano diventano nutrimento per un racconto che, pur nella sua apparente leggerezza, non si riduce mai a banale frivolezza. Sono dettagli minuti, forse trascurabili, ma essenziali per alimentare il piacere di intrattenere senza appesantire il pubblico, già mortificato dai propri drammi esistenziali. Il bivio, dunque, non è più il crocevia epico di scelte che sconvolgono il destino, ma una lente intima che permette di osservare le piccole e grandi fratture della vita. Nonostante il gossip imperi nell’architettura del programma, la conduttrice rifiuta le facili trovate che potrebbero suggerire l’approdo ad un sensazionalismo pungente ed eccessivo.