Cynthia Nixon non voleva più essere Miranda in And Just Like That

Cynthia Nixon non voleva più essere Miranda in And Just Like That

And Just Like That… si candida per diventare la serie in cui il backstage fa discutere più della trama stessa. Dopo l’assenza di Kim Cattrall (Samantha Jones in Sex and the City) e le accuse di molestie sessuali nei confronti di Chris North (Mr. Big), arriva adesso la rivelazione che Cynthia Nixon (Miranda Hobbes) stava per rifiutarsi di partecipare alle riprese

Quando l’amica Sarah Jessica Parker la chiamò per dirle del progetto del sequel, Nixon fu molto dubbiosa: «È stata una decisione molto difficile. Ero davvero riluttante, non credevo di prendervi parte», ha detto in un’intervista pubblicata dall’Herald Sun. La causa principale dei suoi dubbi era la mancanza, in Sex and the City, di attenzione verso le tematiche di genere ed etniche: «Per me, rispetto alla serie originale, era imprescindibile un drastico cambiamento di rotta nella rappresentazione delle diversità». Lo disse apertamente alle colleghe e allo sceneggiatore Michael Patrick King, che in effetti compresero il suo punto di vista. Le osservazioni di Nixon hanno impresso un cambiamento piuttosto radicale allo spirito del sequel: «Non abbiamo semplicemente tinteggiato la casa, l’abbiamo proprio ricostruita completamente», riassume l’attrice. Per questo motivo in And Just Like That… sono stati inseriti personaggi non soltanto bianchi o eterosessuali. E la stessa vita intima di Miranda conoscerà una nuova primavera, durante la quale si concederà anche una storia omosessuale. 

Cynthia Nixon, 55 anni, è molto sensibile alle questioni di genere: dal 2012 è sposata con l’attivista Christine Marinoni e si è candidata come governatore dello Stato di New York, facendosi portavoce delle comunità LGBT. Nel 2018, inoltre, rivelò che sua figlia Samantha, nata dal matrimonio con l’ex marito Danny Mozes, aveva completato un percorso di transizione per diventare Samuel. 

Per prendere parte al sequel, insomma, Cynthia Nixon ha voluto che cambiassero alcune cose dell’originale: «Uno dei motivi per cui abbiamo voluto partecipare alla serie è stato proprio per rifare le cose che non andavano». Comunque l’attrice non rinnega Sex and the City: «Sono orgogliosa della serie originale, anche se c’era qualcosa di stonato sui temi etnici e di genere. Essere Miranda mi ha dato la possibilità di avere altri fantastici ruoli, mi ha dato una carriera “adulta” e io sarò sempre grata per questo». Anche se alcune parti dell’originale risultano politicamente poco corretti e non adeguati alle esigenze culturali attuali, quando fu trasmessa per la prima volta, nel 1998, rappresentò una grande novità, soprattutto perché rappresentava senza troppi pudori e ipocrisie la sessualità dal punto di vista femminile. Per questo motivo nel tempo ha ispirato molti prodotti cinematografici e televisivi. 

Adesso con And Just Like That… sceneggiatori e attori si sono voluti spingere oltre: maggiore attenzione alle tematiche gender, alla rappresentanza etnica e, non ultimo, alle donne over 50. Si tratta di  un tentativo non da poco, dal momento che uno studio su Hollywood del 2017 ha rilevato che solo il 31% delle donne rappresentate nei film parla e, tra queste, lo fanno soprattutto i personaggi femminili d’età compresa tra 22 e 31 anni. Insomma, il cinema vuole ancora le donne preferibilmente mute o giovani. Carrie, Miranda e Charlotte riusciranno ancora una volta a fare da apripista a Hollywood? 

VanityFair.it

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