La cantante e rapper statunitense si è aperta sulle origini razziste del genere musicale più mainstream di oggi- Interpellata da Entertainment Weekly, ha detto che il pop è “intrinsecamente razzista”. Ha dichiarato: “C’era la musica nera e poi c’era la musica pop. E la musica razziale era il loro modo per separare gli artisti neri da quelli mainstream”
Lizzo si è aperta su una questione scottante, e per lei molto importante: ha parlato delle origini razziste del genere musicale più mainstream di oggi (e di ieri, anche. Vedremo se lo sarà anche di domani), ossia il pop.
Intervistata da Entertainment Weekly, ha detto che il pop è “intrinsecamente razzista”. Ha dichiarato quanto segue: “C’era la musica nera e poi c’era la musica pop. E la musica razziale era il loro modo per separare gli artisti neri da quelli mainstream”.
Il motivo di questa separazione? La cantante e rapper statunitense lo spiega con le seguenti parole: “Perché non volevano che i loro figli ascoltassero musica creata da persone nere. Perché dicevano che era demoniaca. Quindi ci sono stati generi creati quasi come parole in codice. R&B, e poi ovviamente l’hip-hop e il rap sono nati da quello”.
Lizzo si è espressa in questo modo giovedì 24 novembre 2022, durante l’intervista rilasciata al magazine americano Entertainment Weekly il giorno del Ringraziamento.
L’artista è impegnata nella promozione del suo primo documentario, recentemente uscito su HBO Max con il titolo di Love, Lizzo.
La cantante di Special si è aperta sulla questione del “razzismo intrinseco” del pop dopo che Entertainment Weekly le ha chiesto commenti relativi al fatto che la sua musica non venga ritenuta “abbastanza nera”, e proprio per questo risulta classificata come musica pop.
LE PAROLE DI LIZZO
La cantante di Juice ha proseguito con le seguenti parole: “Credo che quando pensi al pop, pensi a MTV negli anni ’80 che diceva ‘Non possiamo suonare musica rap’ o ‘Non possiamo mettere questa persona sulla nostra piattaforma perché stiamo pensando a ciò che le persone nel middle of America pensa’ […] Quindi sì, per questo abbiamo questa macchina pop ben oliata, ma ricorda che ha un’origine razzista. E penso che la cosa più bella che ho visto è che gli artisti rap e hip-hop diventano pop. Ora la musica pop è davvero rap nel suo Dna: il rap sta guidando il gioco e penso che sia fantastico. Ma dimentichiamo che alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90, c’erano questi enormi dischi pop cantati da donne nere come Whitney Houston, Mariah Carey. E io sto dando la stessa energia. Sto dando la stessa energia con un po’ di rap, e penso che le persone debbano solo abituarsi a me”.
La musicista ha concluso così: “Penso che qualsiasi cosa sia nuova, le persone la criticheranno e si sentiranno come se quella cosa non faccia per loro. Ma una volta che sai cos’è [sarà diverso], proprio come ho un’amica a cui non piace l’avocado ma le piace il guacamole”. A queste parole, Lizzo ha aggiunto: “Non ha senso, ma una volta che ti abitui a qualcosa, potrebbe essere per te. Quindi per le persone a cui non piace la musica pop o non piacciono gli artisti neri che fanno musica pop, alla fine potrebbero appassionarsi a me. Potrei essere il guacamole per loro. Devi solo abituarti a me perché sto facendo una buona cosa”.
La star sta pian piano portando a casa svariati riconoscimenti. Recentemente è stata insignita del premio per la migliore performance di danza per About Damn Time, riconoscimento ricevuto ai Soul Train Awards di quest’anno.
CHI È LIZZO
Lizzo, pseudonimo di Melissa Viviane Jefferson, è una cantante e rapper statunitense. Classe 1988 e nata a Detroit, ha debuttato nel mondo della musica inizialmente come membro di vari piccoli gruppi, dopodiché nel 2013 ha esordito da solista con il suo album di esordio Lizzobangers.
Due anni dopo ha dato alle stampe il secondo album, Big Grrrl Small World, mentre nel 2016 è uscito l’EP Coconut Oil.
Il successo internazionale è arrivato nel 2019, quando ha pubblicato il terzo disco: Cuz I Love You, anticipato dal singolo Juice. Nello stesso anno due suoi vecchi pezzi, Good as Hell del 2016 e Truth Hurts del 2017, tornano in classifica, ritrovando parecchia popolarità. Raggiungono rispettivamente il terzo e il primo posto della Billboard Hot 100 statunitense, oltre che rientrare nelle classifiche di tanti altri Paesi.
Lizzo ha inoltre vinto alcuni dei riconoscimenti più prestigiosi delle sette note: ai Grammy Awards del 2020 è risultata l’artista con più nomination, ben otto, tra cui canzone dell’anno, registrazione dell’anno, album dell’anno e miglior artista esordiente, vincendo nelle categorie di miglior album urban contemporaneo, miglior interpretazione pop solista e alla miglior interpretazione R&B tradizionale.