Arriva nelle sale l’1 dicembre Rock Dog, il film d’animazione la cui colonna sonora è affidata alla voce di Giò Sada, vincitore di X Factor 2015. Aspettando di vedere al cinema l’epopea del mastino tibetano Bodi, abbiamo intervistato l’artista pugliese
Rock dog potrebbe essere il titolo di una canzone. O di una biografia. Invece è un film, una favola che aiuta a coltivare i sogni di chi vuole diventare una rockstar. La pellicola, firmata da Ash Brannon, è attesa nelle sale il primo dicembre. Nella versione originale le voci dei doppiatori sono, tra gli altri, quelle di Luke Wilson, J.K. Simmons, Eddie Izzard, Matt Dillon, Mae Whitman e Sam Elliott. La voce che accompagna le musiche è invece di Giò Sada, il vincitore dell’edizione 2015 di X Factor, il talent in programmazione ogni giovedì alle ore 21.15 su Sky Uno. Rock Dog è la storia di Bodi, un giovane mastino tibetano pieno di entusiasmo destinato a diventare il guardiano di un gruppo di simpatiche pecore. Il cane teme di non essere portato per questo ruolo al quale il babbo Khampa lo ha preparato fin da piccolo. Tutto cambia quando Bodi ascolta una canzone della leggenda del rock Angus Scattergood: si innamora del mondo della msuica e fugge in città in cerca di gloria. La sua fuga non passa inosservata: Linnux, nemico giurato nonché capo di un branco di lupi, è convinto che Bodi sarà il suo lasciapassare per entrare nel villaggio e avvicinarsi alle gustose pecoree. Toccherà a Bodi salvare la famiglia senza spegnere i sogni. Nell’attesa abbiamo intervistato Giò Sada, da poco uscito col disco Volando al contrario, una intervista alle dieci del mattino.
Giò Sada non sono proprio orari da rockstar, questi.
Ha ragione. Pensi che quando vinsi X Factor, Elio mi disse che ora avevo raggiunto lo status di musicista, non dovevo più alzarmi prima delle 12!
Tranne qualche eccezione.
E questa lo è. Ci aggiungo che vengo da Bari e gli orari del Sud sono un’altra cosa: noi pranziamo alle 14.30 quando tanta parte del resto d’Italia ha già lavato i piatti.
A proposito di Italia: il tour?
Parto il primo dicembre da Roma e fino al 18 si gira il paese.
Ci parli di Rock Dog.
E’ stato un lavoro molto particolare. Vedevo i cartoni animati con mia nipote e mi dicevo che poteva essere divertente metterci la voce.
E si è avverato.
Ho colto l’occasione che mi è giunta, ho cantato l’adattamento in Italiano delle canzoni.
E’ stato difficile?
Doppiavo sul momento, ci sono riuscito quasi alla prima e divertendomi.
Era in ansia?
Non so cosa mi è successo ma proprio in quei momenti ero sono molto rilassato, le paure sono prima e dopo.
Contenti tutti?
Certo. Pensi che a Los Angeles abbiamo incontrato il produttore del film e ci ha offerto un bel giro di birre tanto era contentio. Era davvero molto contento.
E’ una fan dei cartoon?
Da piccolo mi piacevano, sono cresciuto con le favole illustrate. Non guardavo i cartoon Disney ma tutto il resto sì. La Gabbianella e il gatto era la mia preferita, ero un estimatore di quella favola, la vedevo a ripetizione.
Dovesse essere protagonista di una graphic novel?
Sono un appassionato di Dylan Dog, un film su di lui, lo interpreterei volentieri. Ci starei dentro. Lo so a memoria il personaggio.
Cosa ha in comune col mastino Bodi?
L’ostinazione. Il risultato che ottiene non è semplicemente una vittoria ma il raggiungimento dello status di musicista, da parte non solo tua e della band ma da parte di tutti.
Che intende?
Che per essere un musicista devi avere anche i consensi della gente. Gli altri ti devono permettere di farlo.
Il suo cartoon preferito?
Facile: Toy Story lo ho visto centinaia di volte, avevo la fissa per il primo episodio.
Un cartoon nel quale vorrebbe essere coinvolto?
Cattivissimo me…mi ha fatto ridere e ci lavorerei.
Le piacerebbe un ruolo da…cattivissimo?
Farei volentieri il cattivo, vorrei essere un esempio da non seguire, essere meno responsabilizzato!
di Fabrizio Basso, CINEMASKY.IT