Ornella Muti: “Il mito del cinema italiano non esiste più. Il #MeToo? Sono perplessa dalla denuncia tardiva delle molestie”

Ornella Muti: “Il mito del cinema italiano non esiste più. Il #MeToo? Sono perplessa dalla denuncia tardiva delle molestie”

L’attrice si racconta: “Non ho mai puntato sulla bellezza. In Italia l’età per una donna indica se sei papabile oppure no. Se vivessi in Francia forse avrei anche un fidanzato”

Nell’ultimo film in cui ha recitato, Notti magiche di Virzì, interpreta una diva non più giovane che “ha buttato dietro lo sbrilluccichio per andare oltre e diventare finalmente se stessa”. Ma una diva Ornella Muti lo è davvero, in scena come nella vita. La celebre attrice si racconta in una lunga intervista al Corriere.

Ha una lunghissima carriera alle spalle e ricorda con nostalgia “il mito del cinema di un tempo” in Italia. Si legge sul Corriere:

Non voglio essere fraintesa: oggi esistono nuovi ottimi talenti, Sorrentino, Garrone, lo stesso Virzì, ma è finito quello che ha reso grande la nostra storia cinematografica e infatti ci hanno superato tutti, basta dare un’occhiata, basta dare un’occhiata ai film francesi, ad esempio.

La sua bellezza è indiscussa ma lei confessa di non aver mai puntato tutto sull’aspetto fisico e ritiene che ciò sia stato un bene per la sua carriera:

Non ho mai creduto, neanche venti anni fa, di essere la più bella e forse è stata la mia fortuna, altrimenti avrei basato tutto sull’aspetto fisico ed è un guaio perché la bellezza, ammesso che ci sia, va via con la giovinezza. Ed è vero: per una donna, in Italia l’età indica se sei papabile oppure no. Se vivessi in Francia forse avrei anche un fidanzato

Ha esordito nel mondo del cinema recitando in un film che raccontava la storia di una donna che rifiuta un matrimonio combinato, in Sicilia. Aveva solo 14 anni, era il 1969. Sono passati quasi cinquant’anni ma, per Ornella Muti, la condizione della donna non è migliorata. A proposito del movimento #MeToo dice:

Mia madre è russa e mi ha insegnato sin da piccola a proteggermi da certe attenzioni che ci saranno sempre, con o senza #MeToo. Mi rende perplessa la denuncia tardiva delle molestie: io mi sono sempre saputa difendere, senza pensarci troppo.

A proteggerla, quando era un’attrice giovanissima e piena di sogni, ci sono stati anche i suoi colleghi, Ugo Tognazzi in primis: “Avrebbe potuto provarci, invece creò intorno a me una cortina di protezione”.

.huffingtonpost

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