La Fenice in tournée in Corea del Sud con Myung-Whun Chung

La Fenice in tournée in Corea del Sud con Myung-Whun Chung

La Fenice è pronta a partire per l’attesa tournée in Corea del Sud, dove, dal 4 al 10 ottobre, è prevista una serie di concerti lirici e sinfonici in alcune delle sale più prestigiose del Paese. A condurre l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia in questo affascinante progetto sarà il maestro sudcoreano Myung-Whun Chung.

“Questa tournée in Corea del Sud con il maestro Chung è molto significativa per la Fenice,” ha spiegato Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro La Fenice. “Rappresenta il culmine di un lungo percorso che la Fenice ha intrapreso insieme al maestro Chung. Siamo grati al maestro Chung per il suo lavoro qui a Venezia; ha realizzato forse il più bel progetto su Verdi che sia mai stato fatto in un teatro. Inoltre, l’orchestra e il coro sono cresciuti immensamente grazie alla guida di Chung e altri direttori. La Corea del Sud è nel mio cuore un Paese significativo perché ha dato i natali a uno dei più grandi direttori verdiani di ogni tempo, proprio Chung. È un Paese con una grande educazione musicale, partecipazione e molte orchestre eccellenti e cantanti, molti dei quali sono passati anche dalla Fenice in questi anni. Ha un pubblico molto colto dal punto di vista musicale e investe molto nei teatri d’opera.”

Ecco il programma delle tappe, che si susseguiranno fra il 4 e il 10 ottobre. Venerdì 4 e domenica 6 ottobre, all’Opera House dell’Arts Centre di Seoul, il maestro Chung dirigerà La traviata di Giuseppe Verdi in forma di concerto e in forma semiscenica. Gli interpreti dei protagonisti Violetta e Alfredo saranno il soprano Ol’ga Peretjat’ko e il tenore John Osborn, affiancati da una compagnia di canto coreana composta da Carlo Kang, Sung Hee Shin, Jae-Il Kim, Celine Mun, Dahyun Ahn, Chul-Jun Kim e Ildo Song. Il maestro Chung dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice e il Noi Opera Chorus, mentre la regia sarà curata da Sook Jeong Eom.

Di grande fascinazione è lo spazio che ospiterà l’evento: l’Arts Center di Seoul è una struttura della capitale che include diversi edifici dedicati all’arte: oltre al teatro d’opera, vi sono una sala da concerto, una galleria d’arte, la Sala della Calligrafia e una sala riservata agli spettacoli teatrali. Il complesso si estende su un’area di circa 230 mq e nelle sue vicinanze sorge il Daesungsa, un tempio buddhista. Il teatro dell’opera è costruito in modo da rappresentare la forma del Gat, il tradizionale cappello coreano di bambù, e si trova al centro del complesso. La Sala della Calligrafia ospita una collezione di caratteri cinesi.

Sabato 5 ottobre, sempre nel complesso della capitale ma questa volta nella sala da concerti, si terrà il primo dei quattro concerti sinfonici, con un programma molto attraente: inizierà con la Sinfonia da La Forza del destino di Giuseppe Verdi; seguiranno estratti dalle due suite e dal balletto Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev; e infine il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore KV 488 di Wolfgang Amadeus Mozart, interpretato alternativamente da Sunwook Kim e dallo stesso Chung.

Il medesimo programma, esclusa la sinfonia verdiana, sarà proposto nelle sale di Incheon (martedì 8 ottobre), Sejong (mercoledì 9 ottobre) e Daegu (giovedì 10 ottobre), tre luoghi di grande interesse. Il Arts Center Incheon a Songdo International.

City è uno spazio culturale il cui design trae ispirazione dai movimenti delle mani di un direttore d’orchestra. L’esterno unico, la vista sul mare e il sistema audio di livello mondiale dimostrano che l’Arts Center Incheon non è solo una sala per spettacoli ma anche un esempio di architettura contemporanea estremamente significativo.

Il centro culturale Sejong è il più grande complesso artistico-culturale della città metropolitana di Seoul. La sua costruzione iniziò nel 1961 con la Unam Hall, ma la data di apertura ufficiale è il 14 aprile 1978, dopo la distruzione della Civil Hall nel 1972 a causa di un incendio. La struttura unisce simboli tradizionali coreani con elementi caratteristici dell’architettura occidentale e prende il nome dal quarto re della dinastia Joseon, Sejong il Grande. Per molto tempo, il centro culturale Sejong è rimasto l’unico complesso ad ospitare sia spettacoli coreani che internazionali, entrando a far parte dei dieci migliori teatri a livello mondiale.

Infine, la Concert House di Daegu, aperta nel 1913 durante il periodo coloniale giapponese, è stata recentemente ristrutturata e inaugurata nel 1975 come centro civico di Daegu e riaperta nel 2013 come struttura per concerti di musica classica.

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