Claudia Gerini, al cinema dal 30 settembre con il film «La giostra» di Giorgia Cecere, si racconta in esclusiva al settimanale «F» in edicola da mercoledì 29 settembre come donna e come madre. L’attrice (classe 1971), infatti, è mamma di Rosa, 17 anni, avuta dall’ex marito manager Alessandro Enginoli, e di Linda, 12, da Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino e regista.
« Nessuna madre — confessa — è pronta alle crisi dell’adolescenza. Le ragazze sono più sofisticate, piene di sfumature e l’adolescenza è il momento in cui devi capire chi sei». Linda — ad esempio — «è molto matura, si sta trasformando in donnina (…). Devi abituarti ai silenzi, alle mezze risposte. Ormai, entrambe le ragazze vogliono stare più nel mondo della loro cameretta. Prima, volevano stare sempre attaccate a me e ora stanno più per conto loro, come è giusto. Io, poi, sono una “mamma figliona”, l’equivalente dei figli mammoni: starei sempre appiccicata fisicamente alle mie figlie».
Tanto che l’attrice sta pensando a un altro figlio. «Vorrei altri tre figli di quattro o otto anni. Solo che ho quasi 50 anni, non ho un marito: mi sono posta il problema, ho pensato che piacerebbe prendere un bimbo in affido. Ne ho parlato con le figlie. È importante che siano d’accordo». E loro? «Che va bene. Si sono subito spostate sulle cose pratiche, tipo dove lo facciamo dormire… Il fatto è che, essendo single, non posso chiedere un’adozione, ed è incredibilmente assurdo che in un Paese civile una donna che vuole dare amore a un bambino, che ha la disponibilità economica e spazio in casa, non possa farlo. Perché un bambino deve stare in un orfanotrofio anziché con una mamma che gli vuole bene? Vorrei tanto che si aprisse un caso: magari, se la battaglia la fa un’attrice, ha più eco».
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