L’Alta corte di Londra ha stabilito che il «Mail on Sunday», trascinato in tribunale per aver pubblicato la lettera della Markle al padre Thomas, potrà basare la sua difesa su «Finding Freedom», la biografia a cui avrebbe collaborato la stessa Meghan e che contiene parti della medesima missiva incriminata
Nuova sconfitta, per Meghan Markle, nella sua battaglia contro la stampa britannica. La duchessa di Sussex ha fatto causa al Mail on Sunday e al Daily Mail per aver pubblicato stralci della lettera privata che aveva spedito al padre Thomas nell’agosto 2018. Ma nonostante il suo nuovo avvocato, Justin Rushbrooke i risultati per lei non sembrano al momento migliori di quelli finora ottenuti con David Sherbone
«licenziato» giusto qualche giorno fa. L’Alta corte di Londra ha appena stabilito che Associated Newspapers, proprietaria del Mail On Sunday e del Daily Mail, potrà includere nella sua difesa Finding Freedom, la biografia di Omid Scobie e Carolyn Durand sui Sussex.
E il libro, a cui avrebbero collaborato gli stessi Harry e Meghan, contiene parti della lettera incriminata. Rushbrooke, nell’udienza preliminare della scorsa settimana, ha negato che Meghan o Harry abbiano colalborato alla stesura di Finding Freedom: «Non hanno rilasciato interviste, né fornito foto. E gli estratti della lettera che compaiono nella biografia provengono dagli articoli dei giornali accusati». Tuttavia i legali di Associated Newspapers ritengono che, quando il prossimo gennaio daranno battaglia in tribunale, la presenza di quegli stralci di lettera nella biografia giocheranno a loro favore. Perciò hanno chiesto di poter includere Finding Freedom nella loro difesa. E l’Alta corte di Londra ha dato l’ok.
Meghan aveva subito una prima sconfitta lo scorso maggio, quando il giudice Mark Warby aveva stralciato alcune sue richieste, tra cui l’accusa che i tabloid incriminati avessero pubblicato – sia online che sulla versione cartacea – una serie di articoli mirati deliberatamente a minare il rapporto tra lei e papà Thomas.
Ora è arrivata una nuova sconfitta. Ma il processo continua, e le spese lievitano. Al momento, come ha fatto sapere Jessie Bowhill, che fa parte del team di legali della Markle, ammonterebbero a circa 1,8 milioni di sterline per Meghan, e poco più di 1,2 per gli imputati.
Roberta Mercuri, Vanityfair.it