Rai, Guardia di Finanza: l’80% degli esercizi commerciali della provincia di Potenza non paga il canone

Rai, Guardia di Finanza: l’80% degli esercizi commerciali della provincia di Potenza non paga il canone

L’80% degli esercizi commerciali della provincia di Potenza non paga il canone Rai. Lo ha rilevato la Guardia di Finanza. “I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Potenza  – si legge in un comunicato – hanno intensificato l’attività di controllo economico del territorio, mettendo in atto un articolato dispositivo a contrasto degli illeciti fiscali, compresa l’evasione del “Canone Speciale Rai” dovuto dagli esercizi pubblici in locali aperti al pubblico o, comunque, fuori dall’ambito familiare. Tale tipologia evasiva – spiega il comando provinciale delle Fiamma Gialle – è stata oggetto di un attento monitoraggio, sin dall’inizio dell’anno, con particolare riguardo agli esercizi commerciali e luoghi aperti al pubblico, dove sono installati impianti televisivi. Si tratta – viene precisato – di veri e propri controlli fiscali volti al riscontro del corretto assolvimento degli obblighi in materia di canone radiotelevisivo speciale. Il motivo è giustificato dal fatto che questi apparecchi sono presenti per evidenti scopi di lucro, in quanto attraverso la visione di partite di calcio, eventi sportivi in genere, spettacoli, ecc., attraggono maggiori clienti aumentando notevolmente il proprio volume di affari”.Dall’inizio dell’anno, in tutta la provincia, sono stati effettuati circa 70 interventi che hanno riguardato un’ampia platea di esercizi commerciali (alberghi, B&B, affittacamere, bar, pizzerie, ristoranti) da cui è emerso che che l’80% delle attività controllate ha omesso il pagamento del “Canone Speciale Rai”.  “A differenza del canone ordinario – spiega la Guardia di Finanza – che a partire dall’anno 2016 viene inserito nella bolletta dell’energia elettrica, il “Canone Speciale Rai” non segue tale procedura, ma viene corrisposto a seconda del tipo di esercizio pubblico (impresa, ente, associazione), della categoria (hotel di lusso, alberghi, agriturismi, b&b) e del numero di apparecchi detenuti, variando dagli oltre 6000 euro dovuti da un hotel di lusso ai 200 euro per strutture ricettizie con un solo televisore. Gli effetti distorsivi causati da tali forme di illecito fiscale – scrive  la Guardia di Finanza – alterano le regole del mercato, creando un indebito vantaggio competitivo per i commercianti non in regola, in danno di quelli onesti. Inoltre, l’evasione delle imposte produce effetti negativi per l’intera economia, danneggiando le risorse economiche dello Stato ed accrescendo il carico fiscale per i contribuenti che operano nel rispetto della legalità”.

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