Il tenore presenta al Prix Italia di Milano “La musica del silenzio” di Michael Radford sulla sua vita, in onda lunedì 2 ottobre su Rai1. “Il mio messaggio? Dietro la vita c’è un grande Mistero”.
«Ho scoperto solo pochi giorni fa che questo film sarebbe andato in tv e non ne sono neanche tanto contento. Finché un film va nei cinema lo va a vedere chi vuole. Non me ne voglia chi se lo ritrova in casa. Anche se spero vivamente che parli al cuore di qualcuno». Scherza Andrea Bocelli dimostrando simpatia e modestia nel presentare oggi in anteprima al Prix Italia, organizzato dalla Rai a Milano, La musica del silenzio, il film autobiografico diretto da Michael Radford (il regista de Il postino) che lo ha scritto insieme ad Anna Pavignano. La pellicola andrà in onda lunedì 2 ottobre su Rai1 alle ore 21.25 ed è ispirata al romanzo scritto dal cantante La musica del silenzio (Giunti Editore, 320 pag., 18 euro) che racconta la vita privata dell’artista, dall’infanzia trascorsa in un paese della campagna toscana al trionfo sui palcoscenici di tutto il mondo. Per il film è stato selezionato un cast internazionale, con Toby Sebastian che interpreta Amos Bardi, l’alter ego di Bocelli, il bambino nato con una voce straordinaria ma con un grave problema agli occhi che lo porterà alla cecità totale. Antonio Banderas è il maestro di musica del cantante e suo mentore, e Luisa Ranieri la mamma Edi mentre Jordi Mollà è il padre e Ennio Fantastichini lo zio Giovanni.
«Il messaggio del film è una denuncia violenta contro il caso. Io non credo al caso. Dietro la vita c’è un grande Mistero e tocca ad ognuno di noi ad andarlo a scovare – ha aggiunto Bocelli -. Il caso poca poco di buono, porta disperazione, mancanza di ottimismo, cancellazione totale della speranza. Io vorrei che il film fornisse spunti di riflessione e portasse speranza». Un messaggio destinato anche ai tanti giovani che saranno davanti al piccolo schermo, e che magari ritengono insormontabili i problemi dell’adolescenza. «Ai ragazzi dico sempre che a nessuno di noi è dato di poter cambiare il mondo, ma a tutti noi è dato di armonizzarsi col mondo. Li invito a non fare ciò che si ama , ma ad amare ciò che si fa» ha continuato il tenore, sostenendo inoltre che «il talento non esiste, è un dono. Esiste semmai il demerito, quello di non valorizzare i doni che si hanno».
La musica del silenzio, si basa sulle musiche del catalogo Sugar e la colonna sonora originale composta da Gabriele Roberto, oltre a brani inediti scritti e interpretati da Andrea Bocelli. Il film, prodotto da Picomedia e Ambi Media Group in collaborazione con Rai Fiction, è già stato venduto alle televisioni di diversi Paesi come Francia e Giappone, mentre per gli Stati Uniti ci sono trattative avanzate con Netflix.
Angela Calvini, Avvenire.it