IL SUCCESSO DI «8 E 1/2» (CON RENZI) SPIEGA LA CRISI D’ASCOLTI DI «POLITICS»

IL SUCCESSO DI «8 E 1/2» (CON RENZI) SPIEGA LA CRISI D’ASCOLTI DI «POLITICS»

Il boom di ascolti per il talk di approfondimento quotidiano condotto da Lilli Gruber, le difficoltà di Semprini: il suo «Politics» perde audience tra spettatori adulti e anziani

gruberRiparte la stagione dei talk, riparte la politica in tv e lo fa con due casi opposti ma ugualmente significativi: il boom di ascolti per la puntata di 8 e 1/2 di giovedì 22, con lo scontro — ripreso sul web in maniera virale — fra Matteo Renzi e Marco Travaglio, e le crescenti difficoltà che deve affrontare il nuovo programma di Rai3 Politics, condotto da Gianluca Semprini, biglietto da visita del «nuovo corso» in Rai. La puntata condotta da Lilli Gruber è in qualche modo esemplare di come possa essere affrontato televisivamente un tema ostico come la riforma della Costituzione. Un faccia a faccia fra i pesi massimi del confronto referendario che traduce in rappresentazione lo scontro di questi mesi: l’ascolto medio per l’ora del programma schizza così a 2.285.000, per una share del 9,35%.
La composizione dell’audience del confronto Renzi/Travaglio è del tutto indicativa del pubblico che segue con più regolarità e interesse la tele-politica: si tratta di una platea prevalentemente maschile (11,2% di share, contro il 7,9% di quella raccolta fra le donne) e, soprattutto, adulto-anziana. Circa la metà degli spettatori (1.251.000 per la precisione) hanno più di 65 anni, e la share raggiunge in questa fascia è del 16,1%. L’ascolto scende invece sotto i centomila individui fra gli spettatori con meno di 34 anni. Altra variabile rilevante, il livello di istruzione: share del 17,5% fra i laureati, del 7,5% fra gli spettatori con livelli d’istruzione elementare. La crisi di Politics su Rai3 si spiega proprio a partire da qui: rispetto al Ballarò, Semprini è in difficoltà proprio con gli spettatori adulti e anziani, con lo share che si riduce al 4,3% fra gli ultra 65enni. In sostanza, da Ballarò a Politics si perde metà del pubblico che faceva da «zoccolo duro», senza guadagnare fra i più giovani. (a.g.)

Corriere della Sera

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