BRANGELINA, FINE DI UN’EPOPEA. MA SARÀ VERO?

BRANGELINA, FINE DI UN’EPOPEA. MA SARÀ VERO?

brad pitt e angelina jolieDomanda di una giornalista: «Che impressione le ha fatto Brad Pitt?» «È stato fantastico lavorare con lui» risponde Angelina Jolie: «È un grande attore. Ed è una brava persona. Non lo conoscevo prima e ho scoperto che è molto simpatico e divertente». Altra domanda: «Ha fatto l’amore con Brad Pitt?». E Angelina, senza la minima esitazione: «Assolutamente no. È un uomo sposato e il ricordo di mio padre che ha tradito mia madre mi fa ancora soffrire perciò non potrei mai fare una cosa simile, non potrei più guardarmi allo specchio se agissi in quel modo».

Questo succedeva il 26 maggio 2005: Angelina Jolie, intervistata da una rivista femminile francese in occasione dell’uscita del film Mr e Mrs Smith, replicava così alle chiacchiere che già giravano su di lei e su Brad Pitt, per la prima volta insieme su un set, nei ruoli di una moglie e un marito con un lavoro poco raccomandabile: due killer professionisti. E dobbiamo guardare in faccia la realtà: Angelina mentiva. La passione tra lei e Brad era già travolgente e si avviava a spazzare via il matrimonio di lui con Jennifer Aniston. La più grande storia d’amore finora vissuta nel XXI secolo cominciava con lo sfascio di una famiglia, come era accaduto per la love story più appassionante e leggendaria del Novecento, quella tra Liz Taylor e Richard Burton. Anzi, quell’inizio era stato ancora più distruttivo: gli amanti erano tutti e due sposati, in questo caso Angelina, dopo due divorzi, da Jason Lee Miller nel 1999 e da Billy Bob Thornton nel 2003, era single.

Non scandalizziamoci. La vera domanda è: poteva Angelina fare altrimenti? No. Solo nei talk show o nei reality i protagonisti “vuotano il sacco” in diretta con spettacolari effetti, la vita vera ha regole diverse. Un’emozione, un sentimento, persino una crisi, agli inizi, hanno diritto a una cautela che ne protegga gli sviluppi. Perché solo il tempo dirà se ne valeva la pena. Angelina Jolie e Brad Pitt, quella prova, l’hanno superata, qualsiasi sia la strada oggi imboccata dalla loro unione.

Rivediamo la storia dall’inizio, così come la racconto in Venti di passione (Gwmax, editore): tutto comincia il 22 gennaio 2004, primo ciak di Mr & Mrs Smith, un film che procede lentissimo, per consentire alla superstar Brad Pitt di partecipare ad altre produzioni. Quelli che non perdono tempo sono i giornali di gossip, che, battezzano subito la coppia: Brangelina e in sostanza vi mettono sopra una taglia, a caccia di foto “compromettenti”, soprattutto dopo le prime voci di separazione tra Brad e Jennifer Aniston, sua moglie dall’estate del 2000. Voci non campate in aria, in verità, perché (si saprà in seguito) Jen ha “intercettato” una telefonata molto calda tra il marito e la collega. Ma fin quasi all’uscita del film, una commedia gialla che le uniche foto sono quelle “rubate” alla pellicola e alle sue pochissime scene a luci (quasi) rosse. Titoli come «Brad nudo con Angelina» o «Colti in mutande», applicati a certi servizi fotografici, si riferiscono a situazioni del film, e le dichiarazioni che escono dalla bocca dei Brangelina si somigliano tutte: «Siamo due tipi molto aggressivi e competitivi, lavorare insieme è stata un’esperienza molto divertente». Brad, al massimo, concede: «Angelina è una forza della natura, capace di tenere testa a qualsiasi uomo anche in una storia d’azione».

Solo nell’aprile del 2005, quando la separazione di Brad Pitt e Jennifer Aniston è cosa già fatta, Brad e Angie si fanno fotografare insieme, in Kenya, con Maddox, il bambino cambogiano adottato nel 2002 da “Lara Croft” (il nome con cui tutto il mondo, allora, indicava la Jolie, che aveva portato sullo schermo, con la breve serie Tomb Raider, la celebre eroina di videogames). È un’immagine che testimonia soprattutto l’impegno sociale di lei, che coinvolge anche chi la frequenta. Brad Pitt, notoriamente disimpegnato, dichiara per la prima volta di interessarsi ai problemi del mondo, e di voler difendere i bambini dal flagello dell’aids.

Le voci poi parlano di effusioni notturne in albergo, a Diani Beach, così appassionate da provocare richieste di maggior discrezione da parte della direzione, ma nessuno porta lo straccio di una prova. Tanto che il gossip cambia direzione: nell’estate 2005, nonostante Brad sia accanto ad Angelina durante le pratiche per l’adozione della piccola etiope Zahara, molti tendono ad accreditare la versione che quella fra Pitt e la Jolie sia una love story pubblicitaria, per far parlare del loro film che, con oltre un anno di lavorazione e 120 milioni di dollari di spesa, ha sforato, oltre ogni immaginazione, tempi e budget. Un titolo insinua: “Brad e Angelina: a letto per ormone o per copione?”.

Angelina è convincente quando, a proposito dell’impossibilità di mettersi con uomini sposati, evoca la figura del padre, Jon Voight (cult degli anni Settanta), e le insopportabili sofferenze che i suoi tradimenti hanno inflitto all’adorata mamma Marcheline. È convincente perché su papà è sincera e veritiera: i rapporti con lui, proprio per quel motivo, sono stati per decenni molto più che conflittuali. Ma nello stesso tempo, a 30 anni (è nata il 4 giugno 1975) e con tanta voglia di famiglia, si sta aggrappando con tutte le sue forze a un sogno di felicità: perché, prima di Brad Pitt, la vita spericolata di Angelina Jolie era un inferno. Molto divertente e movimentata, un ottovolante di esperienze e di emozioni, ma sempre un inferno. La teenager Angelina ha sempre affrontato scelte non conformiste ed estreme: non solo collezionava coltelli, ma li ha usati come gadget in giochi erotici sadomaso e anche per pratiche autolesionistiche («Da ragazza mi ferivo volontariamente. Una volta ho persino rischiato di tagliarmi la gola e sono finita in ospedale. Lo facevo perché non c’era altro che mi procurasse brividi», raccontava lei stessa). Ora, diventata donna, vuole incanalare le sue energie in imprese di fascino diverso, ma non meno impegnative. Il destino le offre la possibilità di farlo accanto all’uomo più bello del pianeta, che è anche un bravo ragazzo: la cosa più strana della sua vita è che alleva camaleonti. Perché non provarci?

Il 2 ottobre 2005 la verità ha libero corso: è il giorno in cui viene ufficializzato il divorzio di Brad da Jennifer Aniston. E se la vita fosse un serial, si potrebbe dire che lei dà vita a uno spin off o, se preferite, a un tormentone, che non è ancora arrivato all’ultima puntata: voglio-che-torni-con-me. Ma questa è un’altra storia. Quella di Brad Pitt e Angelina Jolie diventa subito la storia d’amore più chiacchierata del mondo. “Chiacchierata” perché la riservatezza dei protagonisti non si smentisce (del loro amore parlano con il contagocce, la frase più lunga è: «no comment»), e il gossip si scatena. Le nozze vengono date per imminenti: sul lago di Como, dove l’amico George Clooney ha preso casa, assicurano gli uni. No, giurano gli altri, si sposano in Francia, dov’è nata mamma Marcheline Bertrand e dove la coppia ha comprato un castello ottocentesco con 30 ettari di parco. I più informati dicono che si sposeranno con cerimonia buddista, perché lei è molto attratta dalla spiritualità orientale. Non mancano le “rivelazioni esclusive” su un (inesistente) contratto prematrimoniale firmato dai fidanzati, a tutela dei loro bambini, sia dei due già adottati sia di tutti quelli a venire (“Voglio almeno sei figli – ha effettivamente detto Angelina – per dare loro quella vita serena di famiglia che io non ho avuto”).

Quello che non può sfuggire più a nessuno è che ad Angelina i vestiti vanno stretti. E questo è giusto. È incinta. Shiloh Nouvel nascerà a Swakopmund, città costiera della Namibia, il 27 maggio 2006. Nell’attesa le malelingue rivangano il “torbido” passato di Angelina, attraverso le confessioni della modella Jenny Shimitzu, che certamente aveva affascinato Angelina, quando aveva un po’ più di 20 anni e aveva da poco sposato il primo marito. “Tra me e Angelina non finirà mai. Il nostro rapporto va oltre il sesso. Lei è una donna forte, che realizza tutto ciò che vuole. È impossibile controllarla. Non diventerà mai una casalinga”, dice Jenny, e francamente non ci vogliono relazioni proibite per capire che un incontro con la magnetica Jolie può essere indimenticabile, e che il suo tormentato carattere è, comunque, indomabile.

La coppia parla solo dopo l’arrivo di Shiloh Nouvel, all’1 e 40 di una notte africana, con parto cesareo. Con questo comunicato: “Oggi celebriamo un evento pieno di gioia, la nascita di nostra figlia, ma non dimentichiamo che ogni anno, nel mondo dei poveri, due milioni di bambini muoiono durante il loro primo giorno di vita. E non dimentichiamo, soprattutto, che questi bambini potrebbero essere salvati, se solo i potenti della terra decidessero di farne una priorità”. Poi, dopo aver adottato un terzo figlio, il vietnamita Pax, nel 2007, Brad e Angelina, parleranno ancora, sempre in coppia, dopo la nascita dei gemellini Vivienne Marcheline e Knox Léon, a Nizza, alle 6 e mezzo della sera, il 12 luglio 2008. Parleranno solo dei loro figli, e della felicità che ha provato Brad a tagliare i cordoni ombelicali, e della gioia di Angie che ha rapidamente imparato ad allattarli insieme, e del divertimento della banda di fratellini che aiutano a cambiare pannolini e a fare il bagnetto.

È così, che giorno dopo giorno, l’amore di Brad Pitt e Angelina Jolie è diventato un mito: protagonisti straordinari di tutte le cronache fotografiche degli ultimi anni (Shiloh Nouvel è stata “pagata” 5 milioni di dollari, tutti destinati in beneficenza, i gemellini una cifra quasi doppia, sempre devoluta in beneficenza), hanno voluto essere soltanto una normale famiglia numerosa, con tutte le gioie e i dolori che questo vuol dire. Soprattutto per la donna, che si ritrova, quasi sempre, a dover prendere in mano tutta la tribù. Angelina Jolie e Brad Pitt non hanno fatto eccezione: lui è stato da subito (e così ha conquistato “Lara Croft”) un papà meraviglioso, nel senso che ai giochi e ai giocattoli ci pensa lui. A tutto il resto, che è molto più faticoso, ci deve pensare Angelina. Che, però, testa dura, non ha, come sempre, esitazioni: di bambini ne vorrebbe ancora.

Poi i Brangelina hanno riempito le pagine della cronaca con le loro crisi. Anche se smentite da tutta la cerchia dei loro amici, e dal loro comportamento. Silenziosi come sempre, ma molto eloquenti nei gesti, Brad e Angelina si erano mostrati, il 7 febbraio 2010, in tribuna nel Sun Life Stadium di Miami, durante la partita New Orleans Saints-Indianapolis Colts, finale del campionato di football americano, e si erano baciati. E se è vero che il corpo non mente, avevano confermato, con un abbraccio in cui sembravano fondersi, che, dopo cinque anni di convivenza, si gustavano ancora la passione come ai tempi in cui la scoprivano, da amanti clandestini. E la spontaneità travolgente rivelava che il loro incontro è per sempre, anche se, chissà, dovessero dividere case e beni. In seguito, stando alle cronache, si sono lasciati una decina di volte. Perché lui voleva che lei facesse solo la mamma. Perché in politica non la pensano allo stesso modo. Perché lei è intrattabile. Perché lui non sopporta gli amici di lei. E viceversa. Uno stesso giornale, In Touch (un Novella 2000 americano) ha dato in esclusiva la “notizia” della loro separazione quattro volte. Anzi, nell’estate del 2007, spiegava: What Went Wrong, che cosa non ha funzionato (fra Angelina e Brad). Non è escluso che, nonostante il sopravvenuto matrimonio (in Francia, il 23 agosto 2014), si possa rivelare un titolo profetico, ma la vera notizia del secolo non sarà mai la separazione della coppia più glamour che ci sia. Non hanno fatto sensazione neppure l’insinuata scappatella di Angie con Howard Samuelson, suo maestro di russo, per ripicca contro Brad che si sarebbe fatto via via più tiepido (ma non tanto da non corteggiare una top model in Costa Azzurra o Natalie Portman sul set di un film in comune) o l’amore improvviso di lui per la bottiglia, allo scopo di sopportare la baraonda dei figli e le scenate di gelosia di lei. E importa poco anche sapere che Angelina rinuncia a tutto ma non ai tatuaggi e che è decisa ad aggiungerne ai già numerosissimi, fantasiosi ed estesi (sul lato sinistro della schiena ha un’intera tigre), come a mantenere un ponte ideale con un passato superato, ma non rinnegato.

Quello che conta è già accaduto: i Brangelina hanno incarnato un sogno, con fascino, bellezza e discrezione. E dovessero un giorno arrivare a mettere davvero nero su bianco una separazione, per gli inguaribili ottimisti resterà sempre una speranza. Potrebbero rimettersi insieme.

Corriere della Sera

Torna in alto