Cillian Murphy, da inquieto Peaky Blinders a tormentato Oppenheimer

Cillian Murphy, da inquieto Peaky Blinders a tormentato Oppenheimer

Gli occhi azzurri glaciali, quell’inquietudine interna che sembra un filo rosso dei personaggi della sua carriera, Cillian Murphy, il violento Tommy Shelby dei “Peaky Blinders”, mette il suo talento al servizio di Christopher Nolan e finalmente entra da protagonista ad Hollywood. Sul grande schermo è “Oppenheimer”, il fisico geniale che ha guidato l’invenzione della bomba atomica che ha fermato la seconda guerra mondiale, distrutto Hiroshima e Nagasaki ed è diventata il punto di non ritorno per tutto il mondo. Un ruolo per Cillian che è solo l’ultimo tassello in ordine di tempo di una carriera solida che ha messo in risalto versabilità e notevoli interpretazioni.

Oppenheimer Nel film sulla storia dello scienziato si unisco oltre al fardello dell’atomica, il maccartismo, i sospetti di essere una spia russa in piena Guerra Fredda. Basato sulla biografia vincitrice del Premio Pulitzer “American Prometheus” di Kai Bird e Martin J. Sherwin, la pellicola, uscita nel mondo e negli Usa insieme a “Barbie” è arrivato in Italia in sala dal 23 agosto. Cillian Murphy si è calato nel ruolo da protagonista allenandosi con il fisico Kip Thorne per memorizzare alcune pesanti equazioni e studiando i concetti chiave del progetto Manhattan, fissando l’invisibile che lui è capace di visualizzare.

Il volto di Murphy ai raggi X Christopher Nolan è stato addosso al suo protagonista in ogni scena: il regista sperimenta da tempo enormi cineprese per catturare azioni e paesaggi con dettagli spettacolari per gli schermi più grandi. Per “Oppenheimer” oltre a questo c’è l’operazione inversa, quella di catturare l’azione interiore all’interno di una delle menti più significative della storia, quindi il regista ha puntato quelle telecamere Imax di grande formato sul volto dell’attore irlandese, come una macchina a raggi X. E il risultato è stupefacente, visto che, se si toglie l’esplosione della bomba, le tre ore di dramma sono incentrate praticamente tutte sulla performance di Murphy. L’attore afferma al Wall Street Journal, che la “claustrofobia psicologica” è un tratto comune tra i personaggi che ha interpretato. La sua sfida: reinventare l’archetipo del genio tormentato. “Per me la scienza, la fisica, è una sorta di sfondo della sua umanità e degli incredibili dilemmi morali in cui si è trovato per tutta la vita”, rivela Murphy. “Cosa succede alla psiche umana quando è sotto pressione? Lo trovo davvero interessante”.

La carriera Dopo trent’anni di teatro, cinema e televisione, l’attore 47enne di Cork, specializzato in personaggi intensi, arriva al suo primo ruolo da protagonista a Hollywood. Il successo internazionale era arrivato già nel 2002 grazie all’horror post apocalittico sugli zombi “28 giorni dopo” di Danny Boyle. Cillian Murphy dopo apparizioni in film come “Ritorno a Cold Mountain” o “La ragazza con l’orecchino di perla” ha inanellato parti notevoli in produzioni altrettanto prestigiose, dalla donna transgender in cerca della madre nel film “Breakfast on Pluto” di Neil Jordan, al giovane dottore Damien O’Donovan durante la guerra civile irlandese ne “Il vento che accarezza l’erba” di Ken Loach, vincitore della Palma d’oro. Prima dell’importante ruolo di Robert Oppenheimer, Cillian aveva conquistato tutti interpretando per sei stagioni (in attesa di un film sequel) Tommy Shelby, capo di una famiglia criminale irlandese nella pluripremiata serie di Steve Knight “Peaky Blinders”. Un ruolo che ha cementato la sua carriera e la sua riconoscibilità.

Nolan e Murphy Tra Cillian Murphy e Christopher Nolan c’è una relazione di antica data, iniziata quando l’attore ha fatto il provino per il ruolo di “Batman Begins”, andato poi a Christian Bale. A Murphy venne poi affidato il ruolo del Dottor Jonathan Crane, ossia lo Spaventapasseri, nella trilogia del Cavaliere Oscuro. Sono seguiti i personaggi secondari di “Inception” e “Dunkirk”. “Ho aspettato molto tempo per poterti dire: ‘Questo è il film in cui sei al centro della scena'”, ha raccontato l’attore a proposito del momento in cui Nolan gli ha offerto Oppenheimer.

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