I Modena City Ramblers, storici paladini del combat folk al sapore di Irlanda e birra, protagonisti di un incontro tra musica e parole alla Milanesiana, rassegna ideata da Elisabetta Sgarbi (BMW Urban Store, via De Amicis 20, ore 18). I MCR festeggiano i loro trent’anni riprendendo a suonare dal vivo, come racconta Davide Dudu Morandi, voce del gruppo. E stasera, sempre alla Milanesiana, ma a Palazzo Reale alle 21 letture dell’immunologo Alberto Mantovani che riceve da Elisabetta Sgarbi il Premio Futuro.
Tre decenni di musica; vi sareste immaginati di celebrarli così, non proprio a pieno ritmo?
«Si festeggia come si può e noi lo facciamo con grande godimento: ripartiamo in tour, pur con le regole del caso».
L’appuntamento di oggi come sarà?
«Questo è un circuito che non siamo abituati a frequentare, la serata avrà pochi momenti musicali perché sarà soprattutto una chiacchierata in cui racconteremo gli aneddoti della nostra storia. Questo incontro è stato concepito in previsione del concerto del 29 luglio a Santarcangelo di Romagna, sempre per La Milanesiana».
Ci racconti un aneddoto.
«Per come siamo nati non ci aspettavamo di durare più di un paio d’anni, volevamo stare in compagnia e diffondere la cultura e la musica irlandese. Poi le cose hanno preso la strada del professionismo, io sono arrivato dopo Cisco, da 15 anni. Negli ultimi due anni abbiamo pensato a come festeggiare i 15 anni dell’album Appunti partigiani, ristampato nel 2020. Doveva esserci un tour, che non è mai partito. Al ritorno dei live ci siamo ricordati del trentennale. La ripresa dei live per noi è la cosa più importante. Il tour di Appunti partigiani è rimandato al 2022».
Suonerete i vostri brani simbolo?
«Suoneremo in base alle chiacchiere. Anche nel tour la scaletta cambia ogni sera. Ci piace fare come una volta, scriverla sulla tovaglietta di carta della pizzeria la sera stessa del concerto. Faremo così anche a Santarcangelo».
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