L’Ad della Rai Roberto Sergio (nella foto) e il dg Giampaolo Rossi sono venuti a conoscenza solo lunedì sera “della drammatica vicenda di Franco Di Mare, al quale esprimono tutta la propria vicinanza umana e assicurano la loro disponibilità a fare tutto il possibile per consentire al giornalista di ricostruire quanto da lui richiesto”. Dopo la dichiarazione choc di Franco di Mare e del mesotelioma che lo sta portando alla morte, la Rai interviene sulla vicenda, soprattutto dopo le dichiarazione del giornalista che ha detto: “Tutta la Rai. Tutti i gruppi dirigenti si sono dileguati, non parlo di questi attuali, parlo di quello precedente, di quello precedente ancora”.
Domenica sera a ‘Che tempo che fa’, sul Nove, Di Mare non ha fatto troppi giri di parole e ha dichiarato la sua ‘amarezza’ e il rammarico nei confronti di chi si è allontanato dopo la scoperta della malattia: “Posso capire che esistano delle ragioni di ordine sindacale, legale ma io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto, ho chiesto di avere un elenco dei posti in cui sono stato, così potevo provare a chiedere alle associazioni di categoria cosa fare sono spariti tutti. Se io posso arrivare a capire, e non è che lo debba fare per forza, che possano esistere ragioni di tipo legale o sindacale, quello che capisco meno è l’assenza sul piano umano. Persone a cui parlavo dando del tu, perché ero un dirigente Rai, sono sparite, si sono negate al telefono, a me. Come se fossi un questuante. Io davanti a un atteggiamento del genere trovo un solo aggettivo: ripugnante”.
Il mesotelioma pleurico è il cancro che colpisce la sottile membrana che riveste la pleura e che è associato all’esposizione, professionale o ambientale, all’amianto.
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