La casa di Ilona Staller va all’asta, l’ex pornostar non riesce a pagare i debiti

La casa di Ilona Staller va all’asta, l’ex pornostar non riesce a pagare i debiti

Nell’intervista concessa a Il Messaggero, e ripresa da altri quotidiani, l’attrice, che fu eletta parlamentare con i Radicali nel 1987, parla del suo attuale momento di difficoltà

L’ex pornostar Ilona Staller, all’anagrafe Elena Anna Staller, nota come Cicciolina, che fu anche deputata nel 1987 nelle file del Partito Radicale, ha raccontato a Il Messaggero i suoi attuali problemi economici. Racconta che per due anni a causa della pandemia è stata ferma e non ha lavorato, accumulando alcuni debiti, e ora il suo appartamento sulla Cassia, in passato utilizzato anche come set per alcuni pellicole hard, dopo essere stato pignorato  – come scrive anche il Corriere della Sera – va all’asta. L’appartamento sarebbe celebre per una vasca al centro del salone usata anche per alcune scene a luci rosse.

A proposito della casa, l’ex pornostar ha raccontato, che aveva già pagato una parte del debito anni fa e invece ora risulta come se non avesse pagato. “Con il commercialista stiamo cercando di risolvere e farmi togliere da quello che devo, fra condominio e Agenzia delle entrate, almeno la parte che ho già restituito. Ma non vi preoccupate, non vivo per strada, ora abito in un attico». 

L’attrice, nata a Budapest il 26 novembre 1951, dopo aver esordito al cinema negli anni ’70 in pellicole come La liceale o La supplente; dopo aver portato nel 1976 per la prima volta in Italia il nudo integrale in un locale pubblico, una discoteca; e aver fatto programmi televisivi come C’era due volte, al fianco di Daniele Piombi sui Rai 2; nel 1983 esordisce in ambito pornografico in un film diretto da Riccardo Schicchi. Diventando poi uno dei volti più noti del genere. 

Il Corriere della Sera ricorda che già quattro anni fa Ilona Staller in un’intervista aveva rivelato di essere alle prese con problemi economici, legati anche al pignoramento del vitalizio da parlamentare e alle altissime spese legali dovute alla complicata battaglia giudiziaria per la separazione da Jeff Koons.

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