I virologi diventati delle vere e proprie star della tv? ”è un fenomeno che mi ha incuriosito molto. Così mi è venuta l’idea di prendere il più piacione di tutti ( Matteo Bassetti, ndr) e devo dire che non ha tradito le attese e da uomo intelligente quale è ha detto: ‘Certo, mi piaccio e me ne vanto’, riconoscendo quello che i suoi colleghi non avrebbero mai il coraggio di ammettere e cioè che la televisione è una sirena al cui canto è difficilissimo resiste re”. Così all’Adnkronos il direttore di ‘Chi’ Alfonso Signorini che ha dedicato la copertina del suo settimanale al direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, il virologo Matteo Bassetti. “Da quando è iniziata la pandemia i virologi sono entrati prepotentemente nelle nostre case e sono diventati ormai dei volti familiari al pari di Bonolis ma di fatto non sappiamo nulla di loro -spiega- Bassetti ha accettato immediatamente e con grande piacere di fare l’intervista con noi, non avevo dubbi. Lui almeno ha avuto l’onestà intellettuale di ammettere il suo narcisismo. Non c’è nessuno che si incatena davanti al canto di questa sirena (la tv, ndr) -sottolinea il direttore di ‘Chi’- tutti ci vogliono andare, dai più intellettuali a quelli che fingono di non amarla semplicemente perché non sono stati invitati. Il problema vero -prosegue Signorini- come ammette lo stesso Bassetti, è cosa accadrà quando finirà la pandemia. Siccome lui (Bassetti, ndr) dice di essere un grande appassionato di musica leggera e racconta che Gino Paoli ha costituito la colonna sonora della sua vita a questo punto sogno una band con Galli, Bassetti e tutti i virologi che cantano una canzone dedicata al Covid. Come vocalist ci vedo Angela da Mondello (all’anagrafe Angela Chianello, diventata famosa per la frase ‘non ce n’è Coviddi’)- conclude scoppiando in una risata- sarebbe un vero trionfo”.
Alisa Toaff, Adnkronos