Quando sua mamma ha deciso di chiamarla Lorella, in omaggio alla più amata degli italiani, non immaginava che la sua bambina avrebbe avuto una carriera molto simile al suo mito. Eppure Lorella Boccia dopo gli inizi nella danza, ora è anche una conduttrice. Dal 6 maggio sarà alla guida di Venus Club, un talk con ospiti donne e con Mara Maionchi e Iva Zanicchi presenze fisse. Un appuntamento che, di fatto, riaccende l’intrattenimento in seconda serata su Italia 1. «Per me è una grande possibilità; sono molto felice di quello che abbiamo creato». Come mai un club solo al femminile? «È anche una provocazione: siamo su una rete maschile ed è quindi interessante proporre il pensiero delle donne. Le ospiti saranno libere di raccontarsi in tutto: dal piacere sessuale alla discriminazione di genere».
Non ha dubbi: sul lavoro «è tutto più complicato per una donna. Nella danza non c’è questa enorme differenza tra uomo e donna, ma in generale mi rendo conto che le donne vivono in una costante paura di sbagliare». Una sensazione che lei, 30 anni, ha combattuto con una tenacia sfacciata, dall’inizio. «Ho fatto il mio primo provino a 17 anni e mi sono finta maggiorenne per ottenere il lavoro. Sono finita in corpi di ballo in cui i miei colleghi avevano 10 anni più di me: da sempre ho dovuto confrontarmi con chi aveva più esperienza; mi ha spronata». Il vero trampolino è stato Amici: «Partecipare è stata la mia grande occasione. Non è semplice incontrare qualcuno che creda realmente in te ma Maria (De Filippi, ndr.) lo ha fatto. Mi sono giocata quell’opportunità con la fame di chi ha in mente un percorso».
Un percorso che l’ha portata a Hollywood, unica ballerina italiana nel cast di Step-Up. «Non conoscevo una parola di inglese e mi sono ritrovata in quel contesto. Gli altri ragazzi erano strepitosi: ho cercato di assorbire come una spugna». La danza, spiega, è una «passione trasmessa da mia madre: mi ha dato la possibilità di raccontarmi nonostante fossi timida. Sono cresciuta in un ambiente femminile, con mamma, sorella, nonna. Femmine del sud. I miei genitori si sono separati quando ero piccola e non ho avuto un rapporto con mio padre fino a 15 anni. Poi ci siamo rivisti e abbiamo cercato di ritrovarci ma è morto. È un peso: posso solo imparare a conviverci». Ora sta per diventare mamma. Suo marito è il manager Niccolò Presta, figlio di Lucio. Che dice a chi immagina che abbia la strada spianata? «Fa parte del gioco. Dipende da chi arrivano queste insinuazioni, ma in ogni caso la risposta la darà il mio modo di lavorare: mi sono sempre impegnata». Le piacerebbe avere ospite Maria De Filippi? «Cavolo sì». E una carriera come Cuccarini? «Sarebbe grandioso. Ma è tutto diverso rispetto a quando ha iniziato. Penso invece a Stefano de Martino: un compaesano, viaggiamo nella stessa direzione».
Chiara Maffioletti, Corriere.it