La serie de “Il nome della rosa” si preannuncia monumentale

La serie de “Il nome della rosa” si preannuncia monumentale

“Finalmente anche l’Italia si apre al mercato internazionale producendo serie di ampio respiro come Il nome della rosa”. A sottolinearlo con l’ANSA è Matteo Levi, produttore originario della serie tv (è lui ad aver acquistato, non senza difficoltà, i diritti del bestseller omonimo di Umberto Eco), a Perugia dove ha ricevuto il Grifone d’oro al Love Film Festival. Alla sua produzione (11 Marzo Film) si è poi unita la Palomar, mentre i diritti di antenna sono stati ceduti alla Rai e la distribuzione internazionale a Tele Munchen.
21 settimane di girato (siamo alla 17/a), otto puntate da 50 minuti che andranno su Rai1 nell’inverno 2019 e un budget monstre da 26 milioni di euro: Il nome della rosa, regia di Giacomo Battiato, è girata in inglese, potendo sfruttare il successo internazionale del romanzo e vanta nel cast John Turturro e Rupert Everett nei ruoli di Guglielmo da Baskerville, monaco francescano del XIV secolo che indaga su una serie di omicidi, e del suo antagonista, l’Inquisitore Bernardo Gui.

ANSA

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