Michel Houellebecq perde contro la corte olandese: il film “porno” di cui è protagonista non lo diffama

Michel Houellebecq perde contro la corte olandese: il film “porno” di cui è protagonista non lo diffama

Respinta la richiesta dello scrittore francese di vietare la pellicola Kirac 27

Michel Houellebecq perde contro la corte olandese che ha respinto la sua richiesta di vietare il film “porno” “Kirac 27”, di cui l’autore più venduto al mondo è protagonista e che considera diffamatorio. Lo scrittore francese, che appare in una scena mentre bacia a torso nudo una donna in un letto, ritiene di aver subito un danno alla sua reputazione in quanto sarebbe stato ritratto come una “porno star”. Inoltre afferma di aver firmato il contratto per la pellicola sessualmente esplicita mentre era “ubriaco e depresso”.

La sentenza

Il giudice di Amsterdam, definendo “incomprensibile” che Houellebecq non abbia capito il contratto che ha firmato con il regista olandese Stefan Ruitenbeek per recitare nel film erotico, ha rifiutato la richiesta dello scrittore di vietare il film e lo ha condannato a pagare le spese legali di 1.393 euro. “È incomprensibile il motivo per cui Houellebecq abbia partecipato alle registrazioni se ha trovato l’accordo problematico”, ha affermato il giudice nella sentenza. Il giudice olandese ha ritenuto che, sebbene il contratto fosse “tutt’altro che equilibrato” e concedesse al regista ampi diritti, non era illegale. Non c’erano, inoltre prove sufficienti per stabilire “che il suo giudizio fosse compromesso dalla stanchezza e dall’alcol” o dalla depressione, si legge ancora nella sentenza. 

Le reazioni e la difesa della moglie

Recentemente, la moglie di Houellebecq, Qianyum Lysis Li, aveva spiegato che la scelta di girare il film era legata alla depressione dello scrittore e per combatterla lei stessa gli avrebbe proposto di girare un porno. Lo scrittore ha trovato il verdetto “molto deludente”, ha detto all’AFP il suo avvocato olandese Jacqueline Schaap. “Il signor Houellebecq sta seriamente considerando un appello urgente”, ha aggiunto in una nota. Il regista Ruitenbeek si è, invece, detto sollevato dalla decisione. A febbraio anche un tribunale francese aveva respinto la richiesta di Houellebecq. 

Houellebecq a luci rosse

Il noto e controverso scrittore francese è il protagonista di un cortometraggio dalle inquadrature hard per il collettivo artistico olandese Kirac (Keeping It Real Art Critics), fondato dal regista Stefan Ruitenbeek nel 2016 e famoso in Olanda, ma anche in Europa per aver pubblicato una serie di video oggetto di polemiche. Quello presentato ad Amsterdam l’11 marzo è il 27esimo della serie e si intitola infatti “Kirc 27”. Nel traile, già disponibile un mese prima online si vede il popolare autore di “Le particelle elementari” o “Sottomissione”, per citare alcuni dei suoi successi letterari, ripreso mentre fa sesso a letto con una prostituta.

La  trama 

Nel trailer la voce fuori campo del regista racconta: “L’unica persona ancora meno felice di me in vista del Natale era il celebre scrittore Michel Houellebecq”, spiegando come la moglie avesse organizzato un viaggio in Marocco poi cancellato per il timore che il marito venisse rapito da estremisti musulmani. 

“La moglie di Houellebecq aveva impiegato un mese per organizzare in anticipo un giro di prostitute”, così come da desiderio dello scrittore, per la loro luna di miele in Marocco. Ma “tutto è andato a monte” per la decisione di rinunciare al viaggio per motivi di sicurezza: lo scrittore e la moglie avrebbero potuto essere bersaglio di gruppi islamici. Il progetto originario del cortometraggio, dunque, è cambiato, per iniziativa del collettivo: “Ho detto all’autore, che conoscevo molte ragazze ad Amsterdam che sarebbero andate a letto con il celebre scrittore per curiosità”. Ed ecco la scena a luci rosse poi rinnegata dallo lo stesso scrittore.

Houellebecq e le sue provocazioni 

Houellebecq non ha mai nascosto la sua passione per il sesso, in tutte le sue forme e per chi ne ha fatto una professione. Molte pagine dei suoi libri sono ricche di riferimenti a scene e situazioni al limite della pornografia, senza che questo aspetto ne alteri la forza narrativa o ne sminuisca il valore letterario. I suoi libri riescono sempre a diventare bestseller. Houellebecq ha trovato una formula letteraria e mediatica vincente: stanare dal covo più nascosto dentro ad ognuno “l’inconfessabile” e il “politicamente non corretto”. I suoi libri parlano spesso di ciò che molti francesi, e non solo, difficilmente ammettono di aver pensato almeno una volta nella vita, che si tratti di sesso o di ideologie politiche, quel “proibito” che fa sempre audience. Ma che lo ha messo spesso alla gogna mediatica, come di recente, a cause di alcune sue affermazioni, che sono state definite di “incitamento all’odio” contro i musulmani. 

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