Roberto Benigni dichiara: “Vorrei tornare al cinema”

Roberto Benigni dichiara: “Vorrei tornare al cinema”

Mi piacerebbe tanto fare un film. Mi spinge sempre più anche il fatto che al cinema escano tante cose belle e allora viene voglia di farle anche a te”.

Roberto Benigni ha ricevuto un dottorato di ricerca honoris causa in Belle Arti presso l’Università di Notre Dame a Roma e ha espresso il suo desiderio di tornare al cinema durante la lectio magistralis. Nonostante il successo televisivo con progetti come Dante e la Costituzione, Benigni non ha lavorato al cinema dal 2005, quando ha diretto “La tigre e la neve”.

“La vita è bella”, diretto da Benigni nel 1997, ha ottenuto un notevole successo e ha vinto tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior film straniero. “Pinocchio” e “La tigre e la neve”, usciti successivamente, non hanno ottenuto lo stesso livello di acclamazione. Benigni è speranzoso di fare un ritorno significativo al cinema dopo un periodo di assenza.

“Sì, ho avuto tante offerte in Italia e ne ho tanta voglia, anche se non mi sono mai fermato, ho fatto altre cose” ha dichiarato. “Mi piacerebbe girare una piccola opera personale, che abbia il senso del nostro tempo. Un’opera che si prenda il cuore del mio cuore. Siamo circondati da eventi possenti che non si possono sentire. Gioia e dolore si sovrappongono. La cosa più grande di un artista è regalare una gioia. Mi piacerebbe girare un piccolo film in cui lasciarsi andare a un momento di felicità e spensieratezza. La porta per il cinema è sempre aperta. E’ un bel momento, Paola Cortellesi, Matteo Garrone che con “Io capitano” sta in buonissima posizione per gli Oscar, ho cercato di sostenere il suo film con tutte le mie forze. Mi piacerebbe realizzare un film pieno di sentimenti anche a me”.

La laurea honoris causa concessa dalla University of Notre Dame in Belle Arti a Roberto Benigni è un riconoscimento per un grande artista che, come si legge nelle motivazioni, ha saputo “illuminare percorsi di speranza e bellezza anche nel mezzo di indicibili tragedie e disperazione”, guadagnando “l’ammirazione anche di Sua Santità Papa Francesco” e “per i suoi innumerevoli e ispirati contributi all’arte, alla commedia e alla letteratura”. “All my joy for you, tutta la mia gioia per voi”, esclama lui, toga e tocco blu in testa.

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