«IL POLLAIO È APERTO», IL DIETOLOGO DEI VIP CONTRO NADIA RINALDI: RISSA A DOMENICA LIVE

«IL POLLAIO È APERTO», IL DIETOLOGO DEI VIP CONTRO NADIA RINALDI: RISSA A DOMENICA LIVE

alberico-lemmeTorna sotto i riflettori la dieta del bio-scultore Alberico Lemme. E tornano polemiche, proteste e insulti. Negli studi di Domenica Live riprende il dibattito sulla dieta Lemme, tra accusatori e difensori del metodo.
“Io dopo la gravidanza ho perso 24 chili con il dottore, cui voglio molto bene, perché durante quei momenti bisogna avere dei riferimenti”, dice Simona Tagli una delle nuove testimonianze che il “bio-scultore”, come si definisce, ha portato per sostenere la validità della sua dieta, dopo le polemiche delle ultime settimane. Accanto alla Tagli, come “testimoni” di Lemme pure Stefano che ha perso 80 chili in dieci mesi, accompagnato dai genitori entrambi medici, e Francesca, 34 anni, che sostiene di essere guarita dalla bulimia e oggi ha una figlia di tre anni.
“Il pollaio è aperto”, dice Lemme, quando viene invitata a entrare Nadia Rinaldi, e subito riprendono gli “attacchi” del dottore alle donne, causa dei momenti di maggior tensione nelle ultime puntate. Barbara D’Urso gli chiede un parere sul dimagrimento della Rinaldi e Lemme risponde: “Guarda che braccia da contadina!”. A commento del video sul percorso faticoso affrontato dall’attrice per perdere peso, tra sport, dieta e interventi, il dottore afferma: “Mi dispiace, tutto questo con il mio metodo non succede. Si mangiano 6/7000 calorie al giorno: più si mangia, più si dimagrisce”.
Francesca, ex-bulimica, lo difende, dicendo di essere guarita in una sola settimana di dieta, dopo dodici anni di patologia, durante i quali avrebbe pensato più volte al suicidio. E quando Francesca De Andrè e la Rinaldi ricordano che la bulimia è una patologia che non si cura con la dieta ma anche con un sostegno psicologico, Lemme contesta: “La bulimia non è un problema psicologico, è uno squilibrio ormonale”.
A fermare per un attimo il dibattito, in realtà accendendolo, è il video che mostra le lezioni tenute da Lemme nella sua Accademia, durante le quali questi afferma che la dieta mediterranea causerebbe il tumore e che la chemioterapia non serve come cura.
“È gravissimo quello che sta dicendo Lemme – dichiara il professor Pietro Lorenzetti in videocollegamento – dice cose di una gravità inaudita, prive di fondamento scientifico. Quello che sostiene è aria fritta. La questione è molto semplice: Lemme, che è un farmacista, su ogni argomento che porta avanti, parla solo di ormoni, non ha idea di cosa stia dicendo. Non ha nessuna preparazione, deve fare il farmacista”.
“Io faccio quello che voglio”, replica Lemme, che sostiene di essere “alla pari” con Lorenzetti, aggiungendo, “e quando lo dico mi abbasso, chiedo scusa a me stesso”.
“Arrestatelo!”, urla Manuela Villa, quando il farmacista afferma di adottare il suo metodo anche i bambini. Stefano, 19 anni, dice di essere dimagrito, consumando circa 9000 calorie al giorno: “Il primo giorno, ho mangiato circa 4 chili di carne”.
Manuela Villa cita la madre, morta per tumore, e Lemme dice “Mi dispiace, se fosse venuta da me, forse sarebbe ancora viva”. Alla risposta, la Villa si alza, evidentemente scossa e alterata, e si dirige verso Lemme. La Rinaldi tenta di trattenerla. “Tranquilli, non me le sporco le mani”, rassicura la Villa, che poi si rivolge direttamente a Lemme: “Lei è uno zozzone, ha detto che mia madre sarebbe ancora viva se fosse venuta da lei, ma mia madre le avrebbe staccato il naso se fosse stata da lei”. E dopo aver chiesto scusa al pubblico: “Non è un medico, non si può permettere di parlare di queste cose”.
Le telecamere della trasmissione entrano nel risto-Lemme, ristorante del bio-scultore. “Ne aprirò uno per ogni città – annuncia Lemme – Sto rivoluzionando la ristorazione”.
Manuela Villa lascia prima lo studio: “Altrimenti gli metto le mani addosso”. “Non è che se ne deve andare Manuela – commenta Francesca De Andrè – dovremmo andare via tutti e lasciarlo da solo. È una follia”. Nadia Rinaldi si chiama fuori dal dibattito, parlando direttamente con Lemme: “Non parteciperò più a queste conversazioni. Lei vuole fare il suo show, ma non le darò la possibilità di farlo con degli attori professionisti”.
“È tutto un imbroglio, basato sul lucro, è evidente – conclude Lorenzetti – Non c’è nessun professionista al mondo che apra ristoranti in ogni città”.

Valeria Arnaldi, Il Gazzettino

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