ALESSIA MARCUZZI: «LA MIA ISOLA SARÀ GARBATA»

ALESSIA MARCUZZI: «LA MIA ISOLA SARÀ GARBATA»

Lunedì 30 gennaio, su Canale 5, l’Honduras tornerà terra di naufraghi. Innovato e con prove evolutive, il reality Mediaset promette di essere divertente. «Io senza personalità? Sono solo gentile», dice la presentatrice

314510-400-629-1-100-isola-dei-famosi-alessia-marcuzziBenché febbricitante e reduce da interviste interminabili, Alessia Marcuzzi – anche quest’anno alla guida dell’Isola dei Famosi – si concede alle chiacchiere con gioia. «Ci divertiremo quest’anno. Abbiamo innovato il programma», racconta la padrona di casa Mediaset, di ritorno su Canale 5 nella prima serata di lunedì 30 gennaio. Playe a luci rosse faranno largo a isole nuove, atte a farsi testimoni dell’evoluzione dell’uomo. «I concorrenti dovranno superare diverse prove, così da lasciare lo stato primitivo per fare ritorno – passo dopo passo – alla civiltà», spiega la Marcuzzi, la cui Isola è cominciata nel segno della polemica.
La partecipazione e poi esclusione di Wanna Marchi e Stefania Nobile, Stefano Bettarini e un cast tacciato di essere tutto fuorché famoso hanno regalato al reality di Canale 5 una partenza ben illuminata dai riflettori del gossip. «Qualcuno, addirittura, ha provato a dire non mi trovassi bene con Mara Venier e Alfonso Signorini. Ma è falso! Ci sentiamo spessissimo e mi mancherà averli in studio, come opinionisti», giura la Marcuzzi, che nelle scelte di produzione non ha mai messo becco.
Non ha mai sentito il bisogno di mettere mano alla scaletta o alla struttura del programma?
«Non direi. Al contrario, ho sempre cercato di mantenermi quanto più estranea possibile ai meccanismi autoriali. È l’unico modo che mi permetta di essere spettatrice, oltre che conduttrice dell’Isola».
Lo scorso anno, in rete, si è detto che la sua conduzione è alle volte un po’ sciapa, sottotono.
«La mancanza di personalità è un’accusa che mi perseguita da tempo. Eppure, non riesco a sentirla vera. Io credo nella bellezza del garbo, nella gentilezza. Come ha detto Kenneth Branagh quando si è trovato a presentare il suo Cenerentola, non c’è niente di più coraggioso, oggi, della bontà».
Buona, materna. Cosa si aspetta, quest’anno, dal cast dell’Isola?
«Spero in un cast forte, capace di mettersi in gioco. Ma spero anche possa essere un po’ controverso. Credo che ogni reality debba essere divisivo, spaccare di divani a casa».
Wanna Marchi e Stefania Nobile, però, le avete escluse dall’edizione 2017.
«La scelta dei personaggi non mi compete, ma ammetto che ho tirato un sospiro di sollievo. Fossero partite per l’Honduras, però, il pubblico avrebbe scelto del loro destino: la televisione si sarebbe trasformata in tribunale».
Come ha fatto nel caso del Grande Fratello Vip. Perché la scelta di Stefano Bettarini come nuovo inviato?
«Di nuovo, non ho avuto voce nel capitolo scelte. Su Bettarini, inizialmente, ero reticente. Ho trovato le sue dichiarazioni al Gf Vip molto offensive e l’idea di averlo all’Isola non mi entusiasmava. Non volevo addentrarmi nel gossip Simona VenturaStefano Bettarini, né entrare in dinamiche familiari delicatissime. Nulla di personale, però».
Poi cos’è successo?
«Ci siamo incontrati e mi ha spiegato cos’è successo nella casa. I microfoni spenti, il pentimento. Credo si sia scusato a sufficienza e credo il suo dispiacere sia sincero».
Di Vladimir Luxuria, nuova opinionista, invece, è stata subito entusiasta.
«Sì! Sono elettrizzata all’idea di lavorare ancora con lei. L’esperienza al Grande Fratello, nel 2014, è andata benissimo e Luxuria, in quanto ex concorrente dell’Isola, può davvero dare al programma qualcosa di più».
Mara Venier e Alfonso Signorini, di tanto in tanto, si sono rivelati prevaricanti. Da Luxuria cosa si aspetta?
«Non credo siano mai stati prevaricanti. Lasciare ampio spazio agli opinionisti fa parte del mio modo di condurre. Non potrei relegarli in spazi prestabiliti, decidere io quando farli parlare. Con Luxuria spero di riuscire a (ri)creare un’atmosfera di grande armonia».
Perché la scelta di cambiare i meccanismi dell’Isola?
«Abbiamo voluto creare una versione antropologica del programma, un racconto nuovo, un poco più ironico».
La polemica sul cast non famoso, però, è già esplosa…
«Non trovo sia vera. I concorrenti sono tutti famosi. E, in ogni caso, non bisogna dimenticare che spesso i personaggi più forti sono quelli più insospettabili. Rocco Siffredi, ad esempio, pensavo sarebbe stato dotato di grande tempra. Invece, ha pianto e professato l’amore per sua moglie tutto il tempo (ride, ndr)».
Di fare reality non si stanca mai?
«Non posso dire di annoiarmi. I reality, che pur conduco da tempo ormai, sono i programmi più imprevedibili della televisione. Non c’è rischio di usura».

Claudia Casiraghi, Vanity Fair

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