Addio ad Alda Grimaldi, la prima regista della tv italiana

Addio ad Alda Grimaldi, la prima regista della tv italiana

Ieri a Torino, si è spenta Alda Grimaldi, conosciuta come Dade, la pioniera e prima regista della televisione italiana. La sua nascita risale al 6 ottobre 1919 a Genova Sampierdarena, rendendola una donna di 104 anni. Le sue origini artistiche risalgono agli esordi come attrice presso la Fert, ma il punto di svolta nella sua carriera avvenne nel 1955 quando vinse un concorso che le assicurò un posto alla Rai, all’epoca con sede unica a Torino, e una borsa di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Al Centro Sperimentale, Alda condivise i corsi con futuri luminari del cinema come Giuseppe De Santis, che le diede il soprannome Dada, e Michelangelo Antonioni. La sua regia debuttò nel 1954 con un episodio di “Settenote”, ma successivamente si dedicò principalmente al cinema in televisione, dirigendo produzioni memorabili come “Il ragazzo prodigio” (1959), “Giovanna, la nonna del Corsaro Nero” (1961), e le avventure del clown Scaramacai in “Scaramacai e l’isola beata”. La sua ultima regia fu la miniserie “Il leone di San Marco” nel 1969.

Riconosciuta per la sua attività divulgativa in Rai, Alda Grimaldi ricevette il Premio Saint-Vincent per il giornalismo nel 1957. Aveva sposato il medico Giovanni Francesco Rubino, deceduto nel 1997, e aveva continuato a vivere a Torino. Dal marito, collaboratore di Dogliotti e membro della Resistenza, Alda aveva ereditato amicizie illustri con figure come Cesare Pavese, Giulio Einaudi, Felice Casorati e Raf Vallone. La coppia, purtroppo, non ha lasciato figli. Con la sua scomparsa, Alda Grimaldi lascia un’eredità significativa nel mondo della televisione italiana, segnando una tappa importante nella storia della regia televisiva nel paese.

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