Bono è quasi morto. A raccontarlo alla rivista ‘Rolling Stone’ è stato proprio il frontman e attivista degli U2 che però ha preferito non entrare nei dettagli.
In una chiacchierata con il co-fondatore della rivista, Jann Wenner, il cantante ha inizialmente detto di non volerne proprio parlare. “È solo una cosa che … le persone hanno questi eventi di estinzione nelle loro vite, possono essere psicologici o fisici”, ha detto Bono aggiungendo: “E sì, per me è stato fisico, ma penso di essermi risparmiato tutta quella soap opera”. Per “soap opera” il rocker intendeva apparentemente tutta l’attenzione mediatica che lo spavento subito avrebbe provocato una volta di dominio pubblico.
“Specialmente con questo tipo di ossessione per le minuzie della vita delle celebrità, ne ho avuto abbastanza”, ha detto ancora il cantante irlandese che negli ultimi anni ha avuto una buona dose di problemi fisici, tra cui un controllo per un sospetto cancro alla gola nel 2000 e un intervento importante dopo un incidente in bicicletta a New York nel 2014. Quest’ultimo episodio ha contribuito a ispirare il nuovo progetto della band, ‘Songs of Experience’, uscito il 1 ° dicembre. Album che, ha detto ancora Bono, è un seguito di ‘Songs of Innocence’ del 2014 ed è stato pensato per affrontare il problema della mortalità. “Nella mia vita ho avuto un paio di choc al sistema, chiamiamoli così – ha concluso – Non volevo però esserne così esperto”.
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