È la fine del grande business attorno ai gettoni d’oro. Ovvero quell’escamotage che i quiz televisivi hanno adottato da decenni per bypassare il divieto di legge di offrire premi in denaro contante. Dal 1° gennaio 2019, infatti, ha annunciato recentemente Gerry Scotti, «potremo finalmente premiare i concorrenti con denaro cash, con il contante, e mettere fine alla farsa dei gettoni d’oro. Perché un concorrente vinceva, poniamo, 100 mila euro, che erano tassati al 20%, e quindi diventavano già 80 mila. Poi, però, il produttore dei gettoni d’oro offriva al premiato 60 mila euro in contanti, piuttosto degli 80 mila in gettoni d’oro. E tutti, naturalmente, preferivano il liquido. Quindi da 100 mila si scendeva a 60 mila. E per 50 anni i quiz hanno in sostanza arricchito soprattutto il terziario dei premi. Adesso, dal 2019, potremo finalmente premiare solo i concorrenti, dando loro soldi veri». Come? In base alla sentenza del Tar Lazio del 16 ottobre scorso (che, tra l’altro, recepisce quanto affermato dal Consiglio di Stato con la sentenza numero 3708 del 2008), è possibile pagare in contanti i vincitori degli show televisivi ma rispettando una condizione: la selezione degli stessi concorrenti. Infatti, è da come vengono scelti questi ultimi che dipende se si possono evitare o meno i pagamenti in gettoni d’oro; esclusione possibile quando, con anticipo, vengono resi pubblici i criteri di selezione e accesso al gioco, per poi essere applicati con imparzialità. In questo caso, allora, la trasmissione televisiva non viene catalogata come «concorso e operazione a premio» ma come «gioco spettacolo puro» e i vincitori possono essere pagati direttamente in contanti. Resta da vedere, adesso, se e come le singole emittenti tv si adatteranno alla novità normativa. Sul banco degli imputati gli ott. Mogol (Siae): sono miliardari che non vogliono pagare.
Dal 2019 i premi delle trasmissioni tv potranno essere pagati in contanti
ItaliaOggi