Il 31 Luglio 1919 nasceva a Torino, Primo Levi, chimico, partigiano, antifascista, ma soprattutto scrittore di grande valore, che, sopravvissuto all’olocausto, ha raccontato, tra i primissimi, con crudezza, la vita all’interno dei campi di concentramento nazisti, portando per sempre con sé il dolore di quella immensa tragedia. “Se questo è un uomo”, scritto per raccontare la paura, gli stenti, i soprusi nel campo di sterminio, è considerato uno dei grandi classici del ‘900. Nel centenario della sua nascita, la Rai ricorderà Primo Levi, la sua figura umana e di grande interprete della letteratura contemporanea, in radio e tv, nelle varie edizioni dei telegiornali, su Rai1, all’interno di “Uno mattina estate”, con uno ”Speciale Sottovoce-Primo Levi” con in studio giornalisti e scrittori, ma soprattutto attraverso la programmazione dedicata di Rai Cultura, di Rai Radio3 e di Rai Play. Quest’ultima dedicherà a Levi uno speciale “Memorie”, in cui, attraverso le sue interviste ai microfoni della Rai, verranno ripercorsi gli anni terribili nel campo di sterminio, anni che, come lui stesso ha più volte detto, lo hanno reso scrittore.
Rai Cultura: l’omaggio di Rai5 e Rai Storia
La mano del chimico, quella dello scultore e quella dello scrittore. Mani “diverse”, eppure capaci di coesistere in un uomo che le incarnò tutte: Primo Levi, al quale Rai Cultura dedica il documentario di Bruna Bertani “Le mani di Primo Levi”, in prima tv mercoledì 31 luglio alle 21.15 su Rai5, nell’ambito della programmazione dedicata al centenario della nascita. Il documentario – realizzato con materiali inediti forniti dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi e con la consulenza scientifica di Roberta Mori, ricercatrice presso il Centro – rilegge le diverse esperienze dell’uomo e dell’artista attraverso la manualità, il tatto e il lavoro manuale, per riscoprire la contemporaneità del suo pensiero. Il racconto segue un doppio binario: quello dei luoghi di Primo Levi, ripresi in immagini originali, e quello della riflessione offerta da esperti e testimoni. Rivivono così Cogne e le montagne di Levi, la fabbrica di vernici in cui lavorò, in provincia di Torino, le botteghe dei suoi racconti. Ma ci sono anche i luoghi del dolore: dal campo di Fossoli a quello di Auschwitz. A questi luoghi si uniscono le parole di storici del calibro di Anna Bravo e Marcello Pezzetti; il critico letterario Ernesto Ferrero; il curatore dell’opera omnia, Marco Belpoliti; l’architetto Gianfranco Cavaglià; il collaboratore di Levi nella direzione della fabbrica di vernici SIVA, Renato Portesi; il professor Robert Gordon e il professor Pierpaolo Antonello.
Rai Storia, invece, ricorda la vicenda umana di Levi con “Il giorno e la Storia” (a mezzanotte e dieci e in replica alle 5.30, 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10): dalla laurea nel 1943 alla lotta partigiana, dalla deportazione a “Se questo è un uomo” alla tragica fine nel 1987. Alle 16.00, poi, “Rifarsi una vita. Primo Levi”: un’intervista di Lucia Borgia del 1984, in cui Primo Levi racconta la drammatica esperienza come deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. È proprio durante questa terribile esperienza che Levi capisce che la scrittura può essere la sua ragione di vita: ‘Io sono ritornato con l’impressione di essere sopravvissuto allo scopo di scrivere’. E fu proprio la scrittura infatti, iniziata clandestinamente già ai tempi della deportazione e proseguita con lo scopo di raccontare e superare gli orrori della persecuzione nazista, a dargli la spinta determinante per tornare alla vita. Sempre Rai Cultura, in ricordo del grande scrittore, ha realizzato un WebDoc a lui dedicato, con foto d’epoca, contributi video e rarità delle Teche Rai.
Il ricordo di Radio3
Anche Rai Radio3, mercoledì 31 luglio, rende omaggio a Primo Levi nel centenario della sua nascita con una programmazione speciale. Inizierà alle 6.00 il programma “Qui comincia”, che offrirà una presentazione in parole e suoni introduttivi alla giornata speciale. Alle 9.30, “Primo movimento” proporrà, tra l’altro, brani musicali legati alla vita e alle opere di Levi. “Radio3 scienza”, alle 11.30, sarà interamente dedicato alla figura di Primo Levi scienziato. ”Fahrenheit”, alle 15.00 ricorderà l’importanza letteraria, storica e politica dello scrittore, mentre alle 19.50, “Radio3 suite”, sarà dedicata a Primo Levi poeta. Una voce commenterà la sua bellissima poesia “Le pratiche inevase” e, in studio, la poetessa Maria Grazia Calandrone parlerà dell’attività poetica di Levi, forse quella meno conosciuta. “La Notte di Radio3” tra il 31 luglio e il primo agosto, tra le 2.00 e le 6.00 del mattino, riproporrà “Io sono un centauro. Vita e morte di Primo Levi”, ciclo di dieci puntate realizzato da Marco Belpoliti. Sul sito di Rai Radio3, saranno inoltre disponibili decine di ore di interviste, trasmissioni, presentazioni di libri su, e con, Primo Levi. Tra l’altro, sarà possibile riascoltare la lettura integrale di “Se questo è un uomo”, “La tregua” e “Il sistema periodico”. Sarà disponibile anche il ciclo di “Pantheon” che ripropone alcune delle sue “Storie Naturali”, nate proprio come brevi radiodrammi. Radio Techetè proporrà, invece, “In memoria di Primo Levi” programma in due parti curato da Silvana Matarazzo, ascolto del romanzo “Se questo è un uomo”, nella versione realizzata nel 1964 da Giorgio Bandini su Radio3, assieme alla Compagnia di prosa della Rai di Torino.