Ora le sue “capsule” saranno pezzi da museo
Per molto tempo la famosa Nakagin Capsule Tower di Tokyo – l’edificio di 13 piani costruito nel 1972 e composto da una serie di cubi impilati l’uno sull’altro – è stata ammirata in tutto il mondo come un capolavoro. Perfetta incarnazione della filosofia “metabolista” del suo architetto, Kisho Kurokawa, con la sua struttura a nido d’ape che rimanda alle visioni fantascientifiche dell’epoca, la torre è ora in fase di demolizione. Un processo graduale che prevede la conservazione di alcune delle sue 140 capsule, che troveranno posto nei musei di tutto il mondo. Da mesi sono in corso i preparativi per sgomberare le aree circostanti e smantellare in sicurezza l’iconico edificio che sorge nel distretto di Ginza. Nonostante l’aspetto e la concezione d’avanguardia, la Nakagin Capsule Tower, che nel tempo è stato attorniata dai grattacieli, non risponde alle moderne linee guida di costruzione, di qui la decisione di abbatterla.
Ogni capsula, dotata di un oblò, misura 2,5 metri. Elettrodomestici e scaffali sono integrati nelle pareti. In una sezione si apre una scrivania. I fornelli della cucina non erano previsti nei disegni originari e la concezione futuristica dell’epoca è dimostrata dalla presenza invece, in ogni modulo, della tv, del telefono e perfino di un registratore a bobine della Sony, un apparecchio elettronico all’avanguardia negli anni ’70 e che ora è un cimelio storico come l’edificio stesso. Una delle criticità strutturali dell’edificio era la presenza dell’amianto, usato comunemente come isolante nelle costruzioni di quel periodo ma nei cinquanta anni di vita della torre non sono mancati i problemi di ordinaria gestione: le capsule non sono state sottoposte alla revisione prevista dallo stesso Kurokawa nel 1997 e anche la manutenzione è stata trascurata.
Negli ultimi anni solo un terzo dei residenti nella Nakagin vi ha vissuto a tempo pieno. Per la maggior parte veniva utilizzata come spazio di lavoro, soprattutto da parte di creativi – musicisti, registi e architetti che si sentivano in sintonia con il carattere avveniristico dell’edificio. Il tentativo di salvare l’edificio e mantenerlo nella sua posizione originale da parte, tra gli altri, del Nakagin Capsule Tower Preservation and Restoration Project ha dovuto scontrarsi con i costi esorbitanti previsti per l’operazione. Il progetto di conservazione ha ripiegato allora sulla ristrutturazione di una manciata di capsule da preservare come unità individuali abitabili. Quelle destinate ai musei saranno restaurate dallo studio di architettura Kurokawa che ha esaminato i progetti originali per capire come ogni “scatola” potesse essere staccata con il minimo danno possibile.