La conduttrice e comica americana rivela di essere stata molestata quando era solo un’adolescente: «È una storia davvero orribile». La madre scoprì di avere un cancro al seno e suo marito approfittò della situazione
Ellen DeGeneres, 61 anni, ha rivelato di essere stata vittima di abusi. Quando era solo un’adolescente. Il carnefice? Il suo patrigno, un uomo che definisce «molto cattivo». La conduttrice e comica americana ha voluto parlare del suo passato, ospite della nuova puntata del David Letterman‘s My Next Guest Needs No Introduction: «È una storia davvero orribile, e l’unica ragione per cui andrò nei dettagli è perché voglio che altre ragazze non permettano mai a nessuno di fargli una cosa del genere».
Come riporta Entertainment Tonight, DeGeneres è tornata alla sua adolescenza, quando sua madre scoprì di avere un tumore al seno. La donna subì una mastectomia e il suo patrigno approfittò della situazione per molestarla: «Mi disse, quando lei era fuori città, che aveva sentito un nodulo nel suo seno e che aveva bisogno di toccare il mio seno per constatare che anch’io non avessi lo stesso problema. Mi disse che non voleva turbare mia madre, ma che aveva bisogno di toccare il mio seno».
«All’epoca non sapevo che ogni seno fosse diverso dall’altro e mi convinse», continua la conduttrice, «Ma poi provava a toccarlo sempre e cercò di buttare giù la porta della mia stanza quando una volta mi chiusi dentro. Sentivo che sarebbe andato oltre». Ellen per anni decise di non dirlo alla madre: «Non volevo rovinare la sua felicità. E quando a distanza di qualche tempo le raccontai tutto, lei non mi credette e rimase con lui ancora per 18 anni. Adesso è ancora dispiaciuta per non aver ascoltato le mie parole. Ma io sono arrabbiata con me stessa perché ero sono stata troppo debole per resistere. Avevo 15 o 16 anni».
Oggi che è una donna risolta, con una strepitosa carriera alle spalle e una moglie (Portia de Rossi) da quasi 11 anni, non ha più paura: «Noi [donne] semplicemente non ci sentiamo degne, o abbiamo paura di avere una voce, e abbiamo paura di dire di no», ha continuato, «Questa è l’unica ragione per cui penso che sia importante parlare: perché ci sono così tante ragazze che sono state vittime, e non importa quanti anni abbiano. Mi fa arrabbiare quando le vittime non vengono credute, perché semplicemente non ci inventiamo le cose. Mai».
Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair