Riparte lo show della Carlucci. In pista Suor Cristina e gli ex parlamentari Razzi e Nunzia De Girolamo
Arrivati a questo punto i più scettici potrebbero pensare solo ad una cinica escalation di sensazionalismo.Prima il novantenne Giorgio Albertazzi; poi l’atleta down Nicole Orlando; a seguire la conduttrice senza gambe Giusy Versace, il non vedente Obey Tapia, la ballerina sfregiata Gessica Notaro… Quasi una corsa al concorrente sempre più sconcertante e sempre meno (in apparenza) abilitato a danzare. Eppure le scelte provocatorie cui Milly Carlucci ha abituato i fan (come i detrattori) di Ballando con le stelle (da domani sera su Raiuno), hanno un senso profondo. E in effetti positivo: «Non si può negare afferma lei, alla vigilia dell’edizione numero quattordici (da sabato su Raiuno) – che vedere tanti concorrenti con difficoltà lanciarsi ugualmente sulla pista di ballo, abbia comunicato messaggi di riscatto e di speranza, incoraggiando i molti che vivono gli stessi problemi». Nello stesso senso è da intendersi la presenza di Nicola Dutto, campione di motociclismo paralizzato nove anni fa in seguito ad un incidente, che come «ballerino per una notte» sabato danzerà sulla sua sedia a rotelle. Senonché per motivi meno fisici, ma semmai spirituali, potrà suscitare analoghe perplessità come anche paralleli incoraggiamenti – la presenza di Suor Cristina: al secolo Cristina Scuccia, trentunenne religiosa canterina delle Orsoline della Sacra Famiglia che, lanciata da The Voice of Italy nel 2014, ha sempre dichiarato d’intendere il canto come lode a Dio e mezzo per avvicinare gli ascoltatori alla fede. Ci si chiede – infatti: può la danza veicolare gli stessi contenuti? «La danza è espressione di gioia. E la gioia è il risultato della fede risponde lei -. Del resto io ricevetti la mia chiamata proprio mentre in scena cantavo e ballavo vestita da suora… Per questo canto, ballo, faccio tutto ciò che Dio mi ispira per elevarmi a lui, essere felice e trasmettere felicità». Certo: la cosa presenta anche problemi oggettivi. E inspiegabili stranezze. Perché la suora ha tre maestri di ballo (il Team Oradei) invece di uno? Per scendere in pista toglierà l’abito religioso? E come farà con le danze non esattamente spirituali tipo il tango, o con certe prese molto fisiche? «Non toglierò l’abito religioso perché è il segno della mia consacrazione. Sul mio tipo di esibizione vorrei lasciare la sorpresa. Quanto alle prese, spero con esse di avvicinarmi ancora di più al Cielo».Considerata la presenza di un altro trio inconsueto, quello costituito da due gemelli, i modelli Kevin e Jonathan Sampaio, che si esibiranno in duo con la maestra Lucrezia Lando, viene da chiedersi come farà la giuria a esprimere pareri su esibizioni tanto inconsuete, paragonandole a quelle canoniche. «La domanda è pertinente commenta Ivan Zazzaroni, che l’anno scorso proprio per gli stessi motivi definì ingiudicabili le performances tutte al maschile di Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro – Ma, per quanto saranno numeri strani, prima di giudicarli io devo vederli. E poi improvviserò». «Nella Bibbia la danza è una forma di preghiera e una manifestazione di gioia – ricorda Carolyn Smith – Per questo chi si intende di danza non si stupisce di vedere una suora che balla».Del resto, nel cast 2019 di Ballando le presenze curiose abbondano. Al fianco di star del web come lo svedese Lasse Lokken Matberg e lo youtuber Marco Leonardi, ecco infatti ex politici come Nunzia De Girolamo («È più difficile danzare che fare politica») o Antonio Razzi («Lavoro da quando avevo 9 anni. Stavolta mi diverto»). Poi c’è il «Catarella» del Commissario Montalbano, Angelo Russo; l’ex calciatore della Roma e della Juve Dani Osvaldo, la conduttrice del Tg2 Marzia Roncacci, gli attori Milena Vukotic («Da ragazza facevo la ballerina classica in francia»), Ettore Bassi, Enrico Loverso e Manuela Arcuri.
Paolo Scotti, ilgiornale.it