URBANO CAIRO ACCELLERA SULLA TV

URBANO CAIRO ACCELLERA SULLA TV

cairo(di Claudio Plazzotta, cialis site Italia Oggi) Accordo con EI Towers per la realizzazione e gestione del nuovo multiplex in digitale terrestre.
Urbano Cairo ci ha preso gusto e si diverte a fare l’imprenditore televisivo. Certo, remedy il gruppo Discovery si è comprato il tasto 9 di Deejay Tv, Sky è vicina ad acquistare il tasto 8 di Mtv, le intenzioni sono quelle di sviluppare nuovi canali realmente generalisti, e tutto ciò potrebbe disturbare non poco i piani di La7, al tasto 7 del telecomando.
In aprile, poi, scade l’impegno biennale preso da Cairo con Telecom Italia Media: ovvero, da maggio l’imprenditore potrebbe, se volesse, vendere La7. Ma, ribadisce Cairo a ItaliaOggi, il punto è «che non ho nessuna intenzione di vendere. Voglio andare avanti, credo nel mercato televisivo, sia come editore, sia come operatore di rete. Vediamo come si muoveranno Discovery o Sky, aspettiamo. Noi, intanto, stiamo facendo grossi investimenti».
In effetti La7 e La7d hanno chiuso il 2014 con una raccolta pubblicitaria attorno ai 154 milioni di euro, in calo di poco più del 2% rispetto al 2013. L’ebitda di gruppo sarà «positivo e molto soddisfacente», assicura Cairo, nonostante, appunto, i grandi investimenti effettuati nel corso dell’esercizio: sia per il palinsesto, che è autoprodotto al 70%, sia per la frequenza nazionale, per la quale Cairo network ha ottenuto nel luglio 2014 dal ministero dello sviluppo economico l’assegnazione dei relativi diritti d’uso (il Mux), versando 31,6 milioni di euro.
La realizzazione e la successiva gestione del Mux di 4-5 canali (alcuni dei quali saranno operativi già a inizio 2016) è stata appena affidata a EI Towers, con un contratto siglato nella serata del 27 gennaio. Nella fase transitoria, il triennio 2015-2017, Cairo network verserà a EI Towers 11,5 milioni di euro complessivi. A regime, poi, ovvero a partire dal 2018 fino al 2034, l’importo sarà di 16,3 milioni di euro annui.
È prevista pure una somma che EI Towers (società partecipata dal gruppo Mediaset) possa versare a Cairo: a partire dal 2018 un onere tra zero euro e 4 milioni nell’eventualità in cui la banda disponibile sul Mux non sia integralmente sfruttata da Cairo network.
La copertura garantita a regime sarà almeno pari al 94% della popolazione, allineata quindi ai Mux nazionali a maggiore copertura, e per Cairo network c’è anche una possibile via di uscita dal contratto: la facoltà di recesso libero a partire, però, solo dal 1° gennaio 2025.
Insomma, con la realizzazione del Mux il gruppo Cairo communication diventerà attivo pure come operatore di rete, e non solo come editore di tv, carta stampata e concessionario di pubblicità. Potrà disporre di una capacità trasmissiva di circa 22,4 Mbit/s (rispetto agli attuali 7,2 Mbit/s affittati), utilizzabili sia per trasmettere i canali La7 e La7d dal 1° gennaio 2017, sia per trasmettere nuovi canali che Cairo intendesse lanciare ed eventualmente per l’affitto a terzi già a partire dal 2016.
I nuovi canali, dal punto di vista lcn, si vedranno assegnare una numerazione alta. Starà, poi, ai singoli editori muoversi sul mercato (così come stanno facendo Sky e Discovery in queste ultime settimane) per eventualmente acquisire lcn e quindi posizioni sul telecomando più favorevoli.

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