La Metro Goldwin Mayer, colosso cinematografico e televisivo che ha nel suo catalogo oltre 4mila pellicole tra le quali anche quelle della saga di James Bond, starebbe ipotizzando la vendita. La notizia arriva dal Wall Street Journal secondo il quale la Mgm avrebbe affidato a Morgan Stanley e LionTree Advisors l’avvio del processo di vendita formale.
Nessuna conferma dalla Mgm che ha fatto slittare al prossimo aprile l’uscita dell’ultimo capitolo della serie di 007, James Bond: No Time to Die, prevista originariamente a novembre scorso. Secondo gli analisti citati dal Los Angeles Times, avere un film di Bond in uscita aiuterebbe ad attirare più interesse da parte degli acquirenti che se il film fosse già nei cinema.
Sempre secondo il Los Angeles Times, tra i probabili compratori ci sarebbero Apple, che è attualmente la sola piattaforma in streaming televisivo a non possedere un vasto catalogo, e Amazon. La Mgm aveva dichiarato bancarotta nel 2010, e il suo controllo era stato acquisito da un pool di hedge fund di Wall Street: Anchorage Capital Group (maggiore azionista), Highland Capital Partners, Davidson Kempner Capital e Owl Creek Investements, ciascuna con più del 10% delle azioni ordinarie della Major in circolazione al 30 settembre scorso.
L’amministratore delegato di Anchorage, Kevin Ulrich, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione di Mgm, aveva chiesto un prezzo di almeno 7,5 miliardi di dollari, secondo gli esperti del settore, nonostante il valore di mercato dello studio è di circa 5,5 miliardi di dollari incluso il debito, secondo una persona che ha familiarità con le finanze dell’azienda, riferisce il LA Times. Che però si chiede quanto una società come Amazon o un gigante tecnologico come Apple siano interessati a pagare per un catalogo di film e serie tv quando la maggior parte delle aziende concentra le proprie attività a Hollywood sulle produzioni originali.
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